Il primo “pet smartphone” è già in vendita in 30 Paesi. Consente di monitorare la posizione e le abitudini di cani e gatti: per tenerli sani e al sicuro
Probabilmente nessuna azienda svilupperà mai un dispositivo che faccia parlare un cane come Dug, quello del film Pixar “Up”: Kippy Evo, però, esiste già ed è la dimostrazione che la tecnologia può raccontarci molto del nostro amico quattrozampe. Soprattutto quando lo perdiamo di vista e vogliamo tenerlo al sicuro.
La campagna su Mamacrowd
In Europa in soli 5 paesi vivono 315 milioni di cani e gatti e ne sono ad oggi registrati 140 milioni: ogni anno 7 milioni si smarriscono e oltre il 18% non viene più ritrovato. Partendo da questi dati l’italiana Kippy, nata a Milano nel 2014, ha sviluppato prodotti IoT di localizzazione e monitoraggio degli animali domestici: e poi evolvendoli ulteriormente per fornire ai proprietari innumerevoli altre utili informazioni sul loro comportamento e stato di salute. Creando quello che l’azienda chiama il primo “pet smartphone” al mondo.
È per la sua semplicità di utilizzo e il continuo miglioramento dei dispositivi che Kippy ha già venduto 70mila pezzi nel 2018 in 15 paesi europei (con 17mila utenti attivi) e punta a 7 milioni di euro di ricavi entro il 2020: e ora si mette in gioco anche in una nuova campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, che dal 20 giugno ad oggi ha già superato i 600 mila euro di adesioni e resterà in raccolta fino a settembre. La campagna, aperta con un investimento minimo pari a 497,57 euro, prevede anche il diritto di liquidation preference a tutte le categorie di quote offerte sul portale: in caso di exit, i proventi saranno prioritariamente ripartiti tra i soci che hanno sottoscritto le quote di Kippy emesse in relazione all’aumento di capitale oggetto dell’offerta su Mamacrowd.
“La campagna di crowdfunding ci aiuterà a raccogliere i fondi necessari per sviluppare ulteriormente il prodotto, lanciare il Kippy Cat, un prodotto ideato appositamente per i gatti, e sviluppare ulteriormente l’e-commerce per la distribuzione retail di Kippy” ha spiegato Marco Brunetti, Founder & CEO di Kippy. “Il settore pet wearable è in forte ascesa e si stima raggiungerà i 3,2 miliardi di euro entro il 2024. In questo contesto, il nostro obiettivo è quello di ottenere le risorse necessarie per portare il team ad un nuovo livello di sviluppo, accompagnando Kippy nell’evoluzione da startup ad azienda per diventare sempre più competitivi in Italia e nel mondo”.
Oggi Kippy distribuisce in 30 Paesi attraverso l’attività di e-commerce (sul sito www.kippy.eu e attraverso Amazon), partnership con grandi operatori (Vodafone, Europ Assistance ecc) e retail (catene pet shop, telco store) con oltre 3.000 punti vendita attivi in Europa.
Come funziona Kippy
Kippy Evo unisce la localizzazione combinata di GPS, GLONASS (sistema satellitare globale di navigazione russo), LBS (che utilizza il segnale del telefono cellulare), WiFi e Bluetooth in tempo reale – già presente con la versione base nei modelli Kippy Vita S e Kippy The Pet Finder – aggiungendo un accurato monitoraggio dell’attività motoria del cane, studiato insieme all’Università Veterinaria di Milano in 5 anni di osservazione e test su abitudini e convivenza indoor e outdoor.
Grazie a un algoritmo proprietario, Kippy EVO riconosce l’attività motoria dell’animale e indica un livello personalizzato di attività ideale da raggiungere in base alla razza, all’età e al peso del cane. Il dispositivo comunica con lo smartphone inviando “messaggi Vita” personalizzati per conoscere i suoi bisogni e il suo stato di benessere. Kippy Evo monitora la corsa (quando l’animale solleva le zampe da terra), il sonno, il gioco agitato con corse, scatti e salti, le calorie consumate durante la giornata, i momenti di relax e i passi. Uno dei vantaggi rispetto alla concorrenza, sottolineano da Kippy, è la durata della batteria: oltre 10 giorni per singola carica.