HiQ-Nano, startup nata all’interno dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), ha incassato un round da 350 mila euro dal fondo di investimento Progress Tech Transfer. La startup produce nanoparticelle di vari materiali attraverso sintesi innovative a basso impatto ambientale impiegate in settori industriali: dalla diagnostica all’elettronica di consumo, dalla cosmetica all’abbigliamento
Progress Tech Transfer, il fondo di investimento lanciato da MITO Technology e dedicato alla valorizzazione delle tecnologie nel campo della sostenibilità – ha annunciato l’ingresso nel capitale di HiQ-Nano – startup dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) – che produce nanoparticelle di vari materiali attraverso sintesi innovative a basso impatto ambientale che possono essere impiegate in vari settori industriali: dalla diagnostica all’elettronica di consumo, dalla cosmetica all’abbigliamento.
L’operazione d’investimento
L’investimento sarà principalmente dedicato alla validazione tecnica e allo sviluppo commerciale dell’intero progetto e permetterà alla giovane azienda di concludere la ricerca di una sede in Valpolcevera, in prossimità dei laboratori centrali IIT.
HiQ-Nano, nata grazia alle tecnologie sviluppate in IIT con l’obiettivo di realizzare idee innovative e approcci fuori dagli schemi nel campo della diagnostica mediante test domestici e misurazioni colorimetriche, ha suscitato l’interesse di un investitore professionale come MITO Technology grazie alla sua forte esperienza scientifica nella nanofabbricazione, nella nanobiotecnologia e nella scienza dei materiali.
Queste competenze tecniche acquisite dall’azienda sono in grado di soddisfare le crescenti esigenze di nanomateriali provenienti sia dalla ricerca accademica che dalle applicazioni orientate all’industria, settore di interesse per il fondo di investimento “Progess Tech Transfer”.
La startup è stata assistita nell’operazione di finanziamento in equity dall’avv. Francesca Redoano dello studio MGMP – Munari Giudici Maniglio Panfili e Associati. Inoltre, la giovane azienda recentemente è stata selezionata tra 1400 startup per iniziare, insieme ad altre 9 startup promettenti, un percorso di sviluppo d’impresa presso il Qatar SportsTech, un incubatore gestito da Startupbootcamp, la più grande rete di acceleratori di startup a livello mondiale. Tale riconoscimento permetterà ad HiQ-Nano di entrare in contatto con grandi player ed investitori nel campo delle tecnologie sportive, essendo il Qatar la prossima sede dei mondiali di calcio nel 2022. Il settore sportivo, infatti, rappresenta uno dei mercati di riferimento per iBlue, il prodotto sul quale il team di HiQ-Nano si è concentrato negli ultimi anni.
iBlue, un kit diagnostico fai-da-te
iBlue, un kit diagnostico fai-da-te che permette a chiunque di misurare il livello di antiossidanti del proprio corpo senza ricorrere a laboratori specializzati, è dedicato ai consumatori attenti alla propria salute e in particolar modo agli sportivi.
“Siamo orgogliosi che un fondo di investimento come Progress Tech Transfer, nato nell’ambito della piattaforma ITAtech, abbia riconosciuto le potenzialità di una startup come HiQ-Nano, un’impresa nata nei laboratori di IIT e che si pone l’obiettivo sfidante ma concreto di portare le nanotecnologie nella vita di tutti i giorni, accessibili, funzionali e sicure” commenta Matteo Bonfanti Direttore del Technology Transfer dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
“Con il fondo Progress Tech Transfer abbiamo scelto di investire in questo progetto – ha dichiarato Francesco De Michelis, Amministratore Delegato di MITO Technology – perché HiQ–Nano sviluppa soluzioni che, derivando dalla ricerca pubblica, sposano in pieno la nostra mission: colmare un vuoto nel mercato del capitale di rischio, supportando progetti con forte connotazione tecnologica che ambiscono a offrire risposte in tema di sostenibilità ambientale, energetica, climatica, produttiva, industriale, logistica, sociale e finanziaria.
Grazie alle competenze complementari del nostro team, mettiamo a disposizione di HiQ-Nano non solo risorse finanziarie ma anche, e per certi aspetti soprattutto, relazioni e conoscenze necessarie a tramutare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica in un business di successo.”
Il fondo Progress Tech Transfer
Il fondo Progress Tech Transfer è stato lanciato lo scorso gennaio con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro – e un target di raccolta da 50 milioni – sottoscritti pariteticamente dal Fondo Europeo degli Investimenti (FEI, con fondi InnovFin – Eu Finance for Innovators, strumento finanziario sviluppato nell’ambito di Horizon 2020) e da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) nell’ambito della piattaforma ITAtech. Il fondo ha un focus ben definito e una connotazione tecnologica aperta, puntando a realizzare investimenti su tecnologie e start-up che accrescano la sostenibilità, nei macro segmenti ambiente ed energia; nuovi materiali e servizi smart, foodtech e agrotech.
IIT – ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA
IIT – ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è una fondazione finanziata dallo Stato disciplinata dagli articoli 14 e ss. del Codice civile, istituita con D.L. 269/03, convertito con Legge n. 326/2003 (art. 4 dello Statuto) che promuove lo sviluppo tecnologico con l’obiettivo di sostenere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata per favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. L’attività di ricerca di IIT è caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e afferisce a quattro aree scientifiche: robotica, scienze computazionali, tecnologie per la scienza della vita e nanomateriali. Lo staff complessivo di IIT conta 1700 persone provenienti da oltre 60 Paesi, l’età media è di 35 anni, il 41% è composto da donne e il 50% dei ricercatori proviene dall’estero. Ad oggi IIT conta un quartier generale a Genova e 11 centri di ricerca distribuiti sul territorio nazionale, oltre a 2 outstation all’estero (presso Harvard Medical School e MIT in USA). La produzione di IIT ad oggi vanta oltre 12500 pubblicazioni, circa 200 progetti Europei e 38 progetti ERC (European Research Council), più di 800 titoli di brevetti attivi, 21 start up costituite e più di 30 in fase di lancio. Inoltre l’Istituto ha creato 15 laboratori congiunti con realtà pubbliche e private di rilevanza nazionale ed internazionale.
MITO Technology
MITO Technology è la società italiana che da dieci anni si occupa della valorizzazione dei risultati della ricerca a supporto di università ed enti pubblici, e vanta relazioni consolidate con le principali realtà europee per il trasferimento tecnologico. È l’advisor strategico del fondo e assicura il collegamento con il mondo della ricerca in Italia per lo scouting di tecnologie e start-up.