Un drone, un’app e la possibilità di intervenire sugli impianti in tempi ridotti. Ancora in fase di test, entro l’anno Elios sarà pronto
Elios è la nuova app progettata da Wesii, che, in pochi minuti, comunica all’utente lo stato di salute dell’impianto fotovoltaico. «Per il momento Elios è ancora in fase di test, durante la quale ci siamo avvalsi della collaborazione di professionisti come l’ingegnere Enrico Foresta, che da anni gestisce portafogli di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni – afferma Mauro Migliazzi, CEO di Wesii – Ma appena sarà installato su smartphone dotati di termocamera, gli utenti potranno visualizzare in pochi minuti, in modo completo e dettagliato, lo stato del proprio impianto. Il prodotto finito dovrebbe essere pronto per fine anno».
Mauro Migliazzi
Come funziona Elios
Grazie a un piccolo drone che vola in autonomia, Elios è pensato come uno strumento che garantisce velocità di comunicazione e la possibilità per i tecnici addetti alla manutenzione di eseguire eventuali interventi riparatori sull’impianto in tempi ristretti.
Inoltre, si ha la possibilità di interagire col portale web di Wesii e aggiornare lo “status” dei pannelli, aggiungendo immagini termiche, numeri seriali e annotazioni, facilitando il lavoro di chi opera da remoto e contribuendo a diminuire i costi di manutenzione.
“Proponiamo il nostro prodotto anche in comodato d’uso ed è di facile utilizzo, dato che il drone viaggia senza bisogno di essere comandato grazie a piani di volo preimpostati, modificabili su richiesta, e trasferisce i dati acquisiti all’utente nel giro di pochi minuti. Oggi la priorità per chi ha questi tipi di impianti è, senza dubbio, la velocità di azione“, spiega il CEO.
Cosa fa Wesii
Sul mercato dal 2018, Wesii utilizza droni dotati di sensori termici che rilevano la temperatura dei pannelli fotovoltaici e restituiscono un feedback sullo stato di salute degli impianti, garantendo un elevato livello di precisione e localizzando eventuali anomalie, elementi difettosi o guasti. “Grazie a questo sistema, andiamo ad evidenziare quelle situazioni dove, ad esempio, siano presenti celle bruciate, parti di impianto inattive o meno produttive del solito”, afferma Migliazzi.
Il mercato di Wesii
Dopo il recente aumento di capitale e l’acquisizione di una partecipazione di WESII da parte di DXT Commodities, trader svizzero specializzato nella gestione di energia da impianti rinnovabili, la srl nel 2019 ha registrato un fatturato di 650.000 euro. “Il primo anno avevamo chiuso a 37.000 euro e questo risultato rappresenta per il nostro team una grande soddisfazione. Ci aspettiamo di chiudere il 2020 con un fatturato che si aggira sul milione di euro“, racconta il CEO.
“L’idea è nata 3 anni e mezzo fa – spiega Mauro Migliazzi – Lavoravo come dipendente e, nel corso degli anni, avevo fatto esperienza in riprese dagli aerei, ma volevo tornare nella mia città, Chiavari. Così ho pensato di fondare qui la startup. Subito dopo il lancio, siamo cresciuti molto e, lo scorso anno, abbiamo coperto l’80% del mercato nazionale, affermandoci nelle prime posizioni anche a livello mondiale. Questo è un settore di nicchia dove i competitor, almeno per ora, in Italia sono davvero pochi. E lavorare in Italia è, per noi, un valore aggiunto perché ci sono molte competenze nel settore Rinnovabili, che vive un periodo di grande evoluzione”.
Progetti per il futuro
“Siamo partiti con un team di giovani alle prime armi per poi allargarci ed assumere figure senior come l’ex presidente di Ericsson, che attualmente si occupa delle nostre vendite. Abbiamo intenzione di allargarci sempre di più assumendo figure senior con esperienze internazionali”.
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Tra le ambizioni di Wesii c’è, infatti, l’internazionalizzazione: “Molti dei nostri clienti sono multinazionali estere con impianti anche in Italia. Per questo ci interessa espanderci anche al di fuori dei confini nazionali. Abbiamo già lavorato in Sud Africa e nel prossimo mese arriveremo in Thailandia per poi espanderci nel Sud Est Asiatico e in Brasile“.