Lo sviluppo sociale attraverso la formazione nelle nuove tecnologie e nella sicurezza informatica realizzato in ELIS.org e raccontato in dettaglio da Francesco Felicetta, Brand Manager & Head of Competence.
Coniugare progetti no profit con orientamento verso il sociale e dare servizi al mondo del lavoro solitamente governato dagli economics, può sembrare un ossimoro, invece è precisamente l’obiettivo di ELIS, una realtà educativa rivolta a tutti i giovani, ai professionisti senior che vogliono riqualificarsi e alle imprese che cercano professionisti con specifici skill e competenze da sviluppare “on purpose”.
I giovani che si formano presso questo ente formativo spesso provengono da realtà disagiate o da ambiti in cui l’istruzione ordinaria non è stata efficace. In questo senso i giovani per ELIS possono essere considerati ““soggetti deboli” perché non sempre hanno a disposizione un ambiente che possa aiutarli ad acquisire le competenze relazionali e professionali necessarie per collocarsi nel mercato del lavoro. Soprattutto non è facile per loro trovare modelli completi di formazione”. Tuttavia, sono anche considerati “soggetti forti” perché dalla loro formazione dipende la capacità lavorativa e la base per lo sviluppo futuro. ELIS consente agli studenti di accedere gratuitamente ai corsi e di avere un inserimento nel mondo del lavoro.
Nell’ultimo anno 2485 sono stati formati mentre fino ad oggi complessivamente sono 1437 i giovani che hanno avuto accesso agevolato alla formazione gratuita. Le aziende a loro volta sono stimolate ad uno sviluppo sostenibile e alla valorizzazione delle persone anche mediante il loro coinvolgimento in servizi di volontariato educativo. fino ad oggi complessivamente le aziende che hanno collaborato sono 360. Alcune fanno parte del Consorzio ELIS nato nel 1992 e oggi formato da 90 aziende. Ogni sei mesi il Consorzio è guidato da una delle aziende (semestre di presidenza), che fa da capofila per realizzare progetti di innovazione tecnologica, di occupazione giovanile e in generale iniziative rivolte al progresso sociale. Le aziende partecipano anche con sponsor per borse di studio. Fino ad oggi 427.050 sono stati raccolti e utilizzati per borse di studio e prestiti d’onore e circa 178000 per le campagne di “adozione di uno studente” garantendo la formazione per il lavoro. Il tasso di plament e’ del 92% a tre mesi dalla fine dei corsi formativi.
Anche la formazione in rosa ha un suo spazio dedicato per sostenere il ruolo della Donna nel lavoro.
Ultima ma non meno importante anche l’Associazione Centro ELIS, un’Organizzazione Non Governativa (ONG), più di 20 anni promuove e realizza progetti di cooperazione internazionale con interventi sociali ed educativi e di tutela ambientale a favore dei paesi in via di sviluppo: Africa, America latina e Asia.
Per approfondire le caratteristiche di questa realtà formativa che ha un approccio di attenzione sociale, abbiamo chiesto ad Francesco Felicetta, Brand Manager & Head of Competence in ELIS.org, di raccontarci come sia erogata la formazione in diversi ambiti del digitale e nella Cybersecurity.
Che organizzazione è ELIS?
ELIS è una realtà no profit nata nel 1962 che si occupa di formare persone al lavoro. Oggi è composta da diverse scuole e attività: una scuola Professionale per operai specializzati nel campo dell’industria e dell’artigianato; una scuola dell’ospitalità SAFI specializzata nel settore alberghiero ed enogastronomico; un College in cui giovani risiedono e, mentre conseguono gli studi universitari, si specializzano nelle nuove tecnologie; una ONG che promuove progetti per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo, rivolgendosi, in particolare, ai soggetti più fragili della società; due scuole Sportive; numerose attività di formazione, consulenza e affiancamento alle imprese rivolte all’acquisizione e allo sviluppo delle competenze professionali e relazionali. C’è un filo rosso che collega tutte le attività ELIS e che tiene insieme la sua storia: la ricerca dell’innovazione coniugata all’attenzione sociale. Il progetto è di rintracciare e colmare attraverso la formazione al lavoro quelle distanze che troppo spesso separano i grandi e i piccoli: il giovane di provincia da un’importante opportunità, il disoccupato da una nuova prospettiva lavorativa, la Startup dalla grande azienda, le persone del sud del mondo da una formazione di alta specializzazione.
ELIS progetta le sue attività anche in collaborazione con le aziende riunite nel Consorzio omonimo, che ad oggi conta più di 90 grandi aziende, circa 20 PMI e centri di ricerca universitari.
A chi vi rivolgete?
A giovani, professionisti ed imprese per rispondere al divario scuola-lavoro, alla disoccupazione giovanile e contribuisce allo sviluppo sostenibile delle organizzazioni. Dal punto di vista formativo, abbiamo molti programmi destinati a diversi target. Supportiamo tra l’altro le aziende in programmi di up-skilling e re-skilling dei propri dipendenti.
Che offerta formativa avete per lo sviluppo delle competenze digitali e per la sicurezza informatica?
Ogni sei mesi il Consorzio viene guidato da una delle aziende consorziate, che fa da capofila per realizzare progetti di innovazione tecnologica, di formazione e in generale iniziative rivolte al progresso sociale. La maggior parte delle esigenze formative emerse in quasi 30 anni di attività del Consorzio, sono relative alla formazione delle figure professionali in ambito ICT sia junior che expert. Nei primi anni abbiamo formato specialisti delle reti radiomobili, poi ci siamo focalizzati sulla formazione degli esperti delle reti Internet (siamo state una delle prime Cisco Networking Academy in Italia) e negli ultimi anni anche sulle tecnologie emergenti: Software Development, Cloud, Big Data, IoT, AI ecc. A partire dallo scorso anno, abbiamo ricevuto diversi input dalle aziende del Consorzio sulla mancanza di esperti in ambito Cybersecurity. A tal proposito ci siamo attivati per accrescere la nostra offerta formativa in questo settore, considerando che da almeno 10 anni eroghiamo corsi di formazione in ambito Network/IT Security.
Fino ad oggi che percentuale di ragazzi/e occupate avete avuto al termine dei vostri corsi e a che cosa si deve?
Il 92% dei nostri studenti trova un lavoro entro 3 mesi dalla fine della formazione. Siamo convinti che il placement non sia solo un numero, ma un processo costruito mettendo al centro la persona e le sue attitudini. Ogni percorso formativo in ELIS viene progettato partendo da reali esigenze occupazionali. Durante la fase di formazione, oltre alle lezioni teoriche, sono previste molte attività di laboratorio per permettere agli studenti di acquisire non solo conoscenze ma anche competenze. Durante il percorso formativo sono previsti degli esami di valutazione intermedia per monitorare gli andamenti. Al termine della formazione in aula, gli studenti vengono inseriti in progetti di stage, consulenza aziendale. Un importante lavoro preparatorio è svolto dai docenti e dai tutor per lo sviluppo delle soft skills di ogni studente.
Che modello avete adottato per fare formazione per le aziende?
Il nostro obiettivo è formare il professionista durante tutto il ciclo della vita lavorativa. Offriamo programmi di pre-inserimento, ma anche servizi di formazione continua per professionisti e programmi di sviluppo manageriale con formazione custom, per le esigenze di una specifica azienda. Abbiamo anche la formazione interaziendale, per raccogliere anche singole iscrizioni provenienti da più aziende e favorendo, lo scambio di best practice tra partecipanti di diverse aziende. Tipicamente proponiamo percorsi formativi/ programmi distribuiti in più sessioni con un impegno massimo di 3gg/mese. Questo per i programmi che preparano i partecipanti per il conseguimento di certificazioni industriali. Supportiamo, inoltre, lo studio a distanza con piattaforme online con laboratori accessibili da remoto h24. Per rendere la formazione sostenibile anche dal punto di vista economico, abbiamo un team di esperti che si occupa della ricerca di finanziamenti (da parte di enti pubblici, fondi interprofessionali etc.) che permettano alle aziende di fruire della formazione in modalità parzialmente o completamente gratuita.
Oggi si parla molto della scarsa quantità di figure femminili nel mondo del lavoro e in particolare nelle materie STEM. In ELIS che percentuale di ragazze si iscrive alla formazione ICT e come aumentarne i numeri?
Ad oggi purtroppo la percentuale delle ragazze che si iscrive ai nostri corsi ICT non supera il 10%. L’economia digitale è in piena espansione, ma sempre più ricerche mostrano una preoccupante tendenza: la mancanza di professioniste femminili in ambito ICT. Le tecnologie emergenti stanno rivoluzionando in positivo tantissimi aspetti sociali della nostra vita, ma stanno evidenziando anche alcuni grossi problemi. Uno di questi è l’occupazione femminile associata all’innovazione tecnologica. Per rispondere alla carenza di figure femminili nell’ambito ICT, ELIS ha messo in atto una serie di iniziative di orientamento. Il primo passo è stato il Sistema Scuola Impresa Role Model per promuovere esempi positivi, che aiutino le donne ad intraprendere fieramente carriere in questo settore, grazie al coinvolgimento di professioniste del settore ICT, che attraverso testimonianze personali e professionali ispirano gli studenti orientandoli ai mestieri del futuro; abbiamo avviato anche il Progetto NERD nato da una collaborazione con IBM Italia, che si propone di diffondere la passione per l’informatica tra le giovani studentesse, al fine di orientare le loro scelte universitarie. Attraverso sessioni plenarie e laboratori, le ragazze, provenienti dagli ultimi anni delle scuole superiori di secondo grado, imparano a programmare app per cellulari, senza necessità di alcuna competenza pregressa, utilizzando la piattaforma di IBM Cloud.
Prima accennavi alle Startup come soggetti che si rivolgono a voi, puoi raccontarci le iniziative a loro favore?
Abbiamo un programma che si chiama Open Italy oggi alla quarta edizione. È un sales accelerator che avvicina le startup alle grandi Corporate. Le startup si misurano su commesse reali, mentre le large companies individuano i perimetri tematici. Durante l’evento di avvio di Open Italy 2020 dall’incontro dei CEO e CIO di oltre 70 Grandi Corporate, sono stati raccolti oltre 140 business need sugli 8 perimetri di innovazione, di cui uno specifico in ambito tecnologie Cyber. Abbiamo anche dedicato un sito all’iniziativa open-italy.elis.org da cui apprendere dettagli e approfondire.