La Commissione europea invita startup e pmi specializzate in tecnologie e innovazioni rilevanti a rispondere alla call immediata dell’EIC Accelerator-SME Instrument, per soluzioni che possano dare contributi innovativi e utili a fronteggiare la pandemia. Il budget è di 164 milioni di euro. Scadenza 20 marzo
La Commissione europea chiama a raccolta tutte le startup e le pmi innovative per combattere l’epidemia di coronavirus. Sono 164 i milioni di euro messi a disposizione dall”acceletarore del Consiglio europeo per l’innovazione: Accelerator-SME Instrument (Eic). La call immediata è rivolta a tutte le imprese tecnologiche che possono aiutare a trattare, testare, monitorare o contribuire in qualsiasi modo la lotta contro Covid-19.
Solo pochi giorni per l’application
La Commissione Europea mette a disposizione 164 milioni di euro e chiama a rapporto startup e PMI con tecnologie e innovazioni che potrebbero essere utili nel trattamento, fare test, monitorare o altri aspetti utili per fronteggiare la pandemia da Coronavirus.
I tempi sono molto stretti, c’è tempo fino alle ore 17 di venerdi 20 marzo e non c’è nessuna preclusione tematica alle soluzioni proposte.
Si tratta di un approccio “bottom up”: verranno finanziate le idee più promettenti. Il che significa che non ci sono priorità tematiche predefinite e i candidati con innovazioni pertinenti al Coronavirus saranno valutati allo stesso modo degli altri candidati. Ciononostante, la Commissione cercherà di accelerare la concessione di sovvenzioni EIC e finanziamenti misti (che combinano sovvenzioni e investimenti azionari) alle innovazioni pertinenti del Coronavirus, nonché di facilitare l’accesso ad altri finanziamenti e fonti di investimento.
L’acceletarore del Consiglio europeo per l’innovazione sta già finanziando una serie di startup e pmi che stanno lavorando a soluzioni innovative legate all’epidemia di coronavirus. Ciò include i progetti EpiShuttle, che punta su unità specializzate di isolamento: specialised isolation units, e i progetti m-TAP: per tecnologie di filtraggio dell’aria. Infine i progetti MBENT per tracciare la mobilità umana durante le epidemie.