Realizzato secondo i principi di ingegneria naturale e sistemi di agricoltura urbana, si basa sulla mobilità pedonale e spazi verdi: con un masterplan generale di 67 ettari, Unicorn Island ospiterà 70mila ricercatori, startupper, professionisti e visitatori
L’ambizioso progetto mira a realizzare un contenitore per aziende hi-tech senza perdere di vista la sostenibilità ambientale e il benessere di cittadini e lavoratori. ll termine unicorno – come a noi noto – indica quelle startup il cui valore economico supera il miliardo di dollari. Pensando a questa tipologia di aziende innovative lo studio di architettura Zaha Hadid Architects ha progettato Unicorn Island, una vera e propria isola situata nella nuova area di Tianfu, a sud della città di Chengdu, in Cina, sulla sponda orientale del lago Xin Long. Per migliorare il benessere della comunità.
Unicorn Island, la sostenibilità al centro
In questi giorni lo studio di architettura ha diffuso il video in cui si mostrano le prime immagini del nuove centro espositivo del progetto dedicato alle startup più innovative.
Una volta ultimata, la Unicorn Island sarà raggiungibile facilmente sia a piedi, sia in bicicletta, ma anche in metropolitana. Il progetto prevede una serie di edifici dalla forma sinuosa e dalle linee morbide posizionati in cluster, divisi a gruppi, attorno a una piazza centrale che fungerà sia da luogo di ritrovo, ma verrà anche sfruttato per creare le fermate della metropolitana.
L’aspetto legato alla sostenibilità non passa in secondo piano, infatti la Unicorn Island ospiterà spazi verdi pubblici, sistemi di raccolta dell’acqua e di agricoltura.
Unicorn Island: ospiterà le migliori startup
Il sinuoso centro espositivo e congressuale bianco in fase di completamento, si trova sulla sponda orientale del lago Xin Long della città cinese di Chengdu. Il progetto prevede un piano generale ad uso misto per 70 mila ricercatori, impiegati, residenti e visitatori. La Cina ospita attualmente un terzo delle startup tecnologiche del mondo, valutate per oltre un miliardo di dollari e note come unicorni.
Il centro è sormontato da un imponente tetto di vetro. Ogni gruppo di edifici sarà situato a pochi minuti a piedi o in bicicletta, dalla piazza centrale e dalla stazione di metropolitana, per garantire all’intera isola una facile accessibilità. Unicorn Island integrerà aree verdi, sistemi di conservazione dell’acqua e agricoltura urbana. Inoltre Unicorn Island sarà un riflesso dell’importanza di Chengdu, come uno dei poli della nuova economia digitale. Produce infatti, chip per metà dei laptop in tutto il mondo.
“Nei nuovi parchi al confine con il lago Xing Long, Unicorn Island incorporerà sistemi di gestione delle acque naturali, e includerà innovazioni nelle tecnologie agricole urbane, per fornire a residenti, lavoratori e visitatori prodotti freschi coltivati localmente” spiega Zaha Hadid Architects.
Il masterplan di Unicorn Island si ispira all’ingegneria naturale
L’idea è creare un luogo in linea con la crescente economia cinese, sempre più basata sulla tecnologia, che possa ospitare le migliori startup e aziende tecnologiche.
Unicorn Island sarà un progetto ecologicamente sostenibile,- si svilupperà su una superficie di 67 ettari e presenterà spazi commerciali, aziendali, abitazioni e spazi destinati ad uso civico.
Nonostante l’idea sia quella di ospitare aziende dalla spiccata propensione verso la tecnologia, il design di Unicorn Island fa riferimento ad un progetto storico di ingegneria naturale della regione: il sistema di irrigazione Dujiangyan sul fiume Min, costruito 2.300 anni fa a nord-ovest di Chengdu, nominato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2000.
Questo antico sistema di gestione delle acque ha distribuito la forza naturale del fiume per irrigare la pianura di Chengdu, creando alcuni dei terreni agricoli più produttivi della Cina, proteggendo l’area dalle inondazioni. Il progetto si è ispirato ai principi ambientali dello storico sistema di irrigazione e dalle linee guida proposte dal governo locale cinese per ristabilire le sue zone umide naturali.
Zaha Hadid, l’architetto donna geniale
Unicorn Island è un vero e proprio tributo alla memoria di una architetto donna geniale: Zaha Hadid scomparsa a 65 anni: la più conosciuta architetto donna della storia, che nel suo nuovo progetto è riuscita ancora una volta a coniugare immaginazione a tecnologia.
Ricordiamo che in Italia Zaha Hadid ha realizzato 2 opere: a Roma il 28 maggio 2010 è stato ufficialmente inaugurato il Maxxi, nuovo centro per le arti contemporanee, opera che è valsa a Zara Hadid la vittoria del Premio Stirling del 2010. A Milano l’architetto ha fatto parte del progetto per la riqualificazione di Citylife progettando la torre Generali detta storta per la sua forma, un grattacielo di 40 piani lato 175 metri.