Il sindaco del capoluogo pugliese schiera l’aviazione: “In gioco c’è la vita tutti, anche la nostra e quella delle nostre famiglie”
Per rintracciare chi esce di soppiatto in barba alle nuove disposizioni, l’amministrazione cittadina di Bari schiera l’aviazione. In piccolo. Il sindaco della città ha infatti annunciato che da oggi nel cielo ronzeranno alcuni droni armati di videocamera per riprendere ogni movimento sospetto e, soprattutto, non autorizzato.
Droni sul cielo di Bari
L’annuncio lo ha fatto, via social, il primo cittadino del capoluogo pugliese: “La Polizia Locale ha avviato i controlli aerei con i droni. In gioco c’è la vita tutti, anche la nostra e quella delle nostre famiglie”. In un lungo post su Facebook, Decaro pubblica diverse immagini di persone immortalate ancora in strada: “In queste immagini c’è la dimostrazione dell’irresponsabilità di alcuni di noi. Un gruppo di uomini assembrati davanti a un circolo. Un signore che ha pensato di non mettere in quarantena la sua inciviltà ed è addirittura uscito di casa per abbandonare su un marciapiede i suoi mobili vecchi”.
“E poi – continua ancora il primo cittadino, che sembra aver trascorso gli ultimi giorni nel tentativo di rispedire personalmente, sempre a favore di telecamera, al proprio domicilio i propri concittadini – ci sono quelli che hanno pensato che nonostante la drammatica situazione che l’Italia sta vivendo dovevano organizzare il falò di San Giuseppe. Sono stati tutti identificati e denunciati dalle forze dell’ordine”.
“Se non avessimo le immagini e le relative denunce – si sfoga su Facebook il sindaco – ci sarebbe da pensare a uno scherzo, invece purtroppo è tutto vero. La situazione nel Paese è grave, è molto grave. Solo nella giornata di ieri in Italia si sono ammalate 4480 persone di cui 2498 sono in terapia intensiva. Da oggi a Bari ci sono anche i Vigili del Fuoco e l’Esercito a fare i controlli insieme alle Forze dell’Ordine che stanno facendo un lavoro straordinario. La Polizia Locale ha avviato i controlli aerei con i droni. In gioco c’è la vita tutti, anche la nostra e quella delle nostre famiglie”.
E se per i maligni il sindaco pecca di eccessivo protagonismo, su una cosa Decaro ha ragione: la Puglia rischia di diventare il focolaio del Sud Italia dato che i rientri dal Settentrione sono stati massicci (le autodenunce sono state più di 22mila), stanno proseguendo ancora in queste ore e, secondo l’ultimo dato, tra il 10 e il 15% di chi è ritornato nella casa dei propri genitori era in stato febbrile, dunque ha violato l’obbligo di quarantena domiciliare. I positivi nella regione ieri erano 478 con un balzo di 48 nelle ultime 24 ore.