Se non avete mai giocato ai titoli per GameBoy potreste avere una brutta sorpresa: i Pokémon grugniscono
Ben prima che i Pokémon sfondassero come cartone animato, ben prima che Pikachu e colorata compagnia lasciassero i confini dell’arcipelago nipponico per invadere il resto del mondo, i versi dei mostriciattoli Nintendo ideati da Satoshi Tajiri non erano certo orecchiabili come quelli dell’anime, ma legati a doppio filo alle limitazioni – notevolissime – del vecchio GameBoy. Ancora adesso GameFreak, che continua a sfornare Poké-titoli, in onore dei vecchi tempi propone sonorità vicine a quelle cartucce di gioco e parecchio distanti dai “Piiiiika, Pi” sentiti in televisione o al cinema. The Pokémon Company, il colosso nipponico dietro il franchise Nintendo, ha deciso di aprire un audio-Pokédex virtuale, per dar modo agli allenatori di tutte le età di riscoprire i versacci cacofonici che uscivano dalla console portatile giocando a Pokémon Rosso, Blu, Verde (solo in Giappone) e Giallo.
Leggi anche: Pokémon Spada e Scudo, la rivoluzione riparte da Switch
Ascoltali tutti!
Il sito è questo e, appunto, è ufficiale. Certo, è tutto in giapponese, ma non occorre destreggiarsi tra kanji e katana per comprenderne il funzionamento. Anzi, offre la ghiotta occasione di scoprire i nomi originali dei colleghi di Pikachu.
Leggi anche: E se un giorno vi svegliaste nei panni di un Pokémon?
The Pokémon Company mette inoltre a disposizione una serie di sfondi. I Pokémon sono i 151 della prima serie, quindi dei titoli Pokémon Blu, Pokémon Rosso, Pokémon Verde e Pokémon Giallo datati 1996 – 1998. Insomma, i mostriciattoli che trovereste nella regione di Kanto. Restano perciò fuori gli esemplari di Johto, la località dove, a parere di chi scrive, sono ambientate le avventure più belle dell’intera saga: Pokémon Oro, Argento e Cristallo.
L’evoluzione della specie: Pikachu monocromatici
Opinioni personali a parte, questo audio-Pokédex (non contiene informazioni di sorta su Pikachu & co) rappresenta anche la nostalgica occasione di spolverare i vecchi sprites sui quali noi allenatori di inizio anni 2000 abbiamo perso diottrie a profusione.