Una intera caviglia ricostruita su un paziente di 57 anni con una protesi su misura stampata in 3D: è la prima volta al mondo e l’impianto è stato realizzato all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna
L’intervento, illustrato durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina, è avvenuto su un paziente di 57 anni che aveva perso la funzionalità articolare della caviglia in seguito a un grave incidente in moto di cui era rimasto vittima nel 2007. Dopo 13 anni, grazie alla innovativa tecnica di operazione chirurgica, l’uomo ha oggi recuperato piena possibilità di camminare.
Il professor Cesare Faldini, direttore della Clinica ortopedica I, ha coordinato l’équipe che ha eseguito l’impianto di sostituzione protesica dell’intera caviglia: partendo dell’anatomia del paziente è stato realizzato un impianto in stampa 3D, costruito con precisione chirurgica su misura per il paziente.
Tecnica innovativa frutto di un lavoro congiunto tra chirurghi e ingegneri
Quella messa a punto all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna è una tecnica innovativa di personalizzazione dell’intera procedura di sostituzione protesica della caviglia: a partire dall’anatomia del paziente, fin qui considerato inoperabile, è stato costruito un impianto su misura in stampa 3D della caviglia.
La tecnica è stata realizzata per la prima volta al mondo grazie alla collaborazione tra chirurghi ortopedici e ingegneri del Rizzoli e dell’Alma Mater di Bologna. Il paziente, un uomo di 57 anni, nel 2007 aveva perso la funzionalità e quindi non poteva più usare la gamba a causa di un incidente in moto: è stato operato il 9 ottobre scorso.
Fino ad allora, era considerato non operabile a causa dell’alterazione anatomica della caviglia che era stata causata dall’incidente.
Oggi, 13 anni dopo l’incidente – spiega il professor Faldini in conferenza stampa – cammina regolarmente e sta bene. Questa tecnica è stata creata per i pazienti che non posso ricevere protesi tradizionali e che quindi rischiano di non tornare a camminare.
In campo medico la stampa 3D si è rivelata una scoperta rivoluzionaria che sta facendo passi da giganti, in grado di riprodurre persino mandibole, strutture facciali e organi con materiali organici.
Attraverso la tecnologia 3D si salvano vite e si arriva a traguardi mai raggiunti finora con la medicina tradizionale. Come quello appena realizzato.