Il documento è stato realizzato dal Governo in accordo con i sindacati
Chi riaprirà da lunedì 4 maggio dovrà attenersi al Protocollo di sicurezza, un documento disponibile online più volte citato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per far sì che la Fase 2 prenda il via rispettando distanziamento sociale e altri presidi sanitari. Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha spiegato che «in base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate» tra le Regioni sulle riaperture di attività. Tutto questo però dovrà tenere conto di quanto impone il Protocollo di sicurezza per ripartire senza rischi per i lavoratori. Il documento è stato realizzato dal Governo insieme ai sindacati.
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Fonte: profilo Twitter Assolombarda
Protocollo di sicurezza: i punti
- Chi ha oltre 37.5 di febbre non può lavorare e deve restare a casa.
- Chi proviene da zone a rischio o è stato a contatto con persone positive nei 14 giorni precedenti non può entrare in azienda.
- Bisogna mantenere la distanza di sicurezza e rispettare tutte le norme sull’igiene (a cominciare dal lavarsi le mani).
- Come si legge sul sito del Ministero della Salute, prima di entrare in azienda il personale «potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se questa risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso».
- L’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. La sanificazione deve periodica per tastiere, schermi touch e mouse.
- In azienda «i detergenti devono essere accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente individuabili».
- Il Protocollo di sicurezza parla anche del tema mascherine. «Qualora l’attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie».
- Per quanto riguarda la convivenza negli spazi comuni come le mense, le zone fumatori e gli spogliatoi l’accesso sarà contingentato «con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro».