Più controlli per evitare gli assembramenti. Chi va al lavoro potrà esibire anche soltanto il badge
È disponibile online il nuovo modulo di autocertificazione per gli spostamenti nella Fase 2. Come si legge però sul sito del Ministero dell’Interno è possibile comunque continuare a utilizzare il modulo finora in vigore «barrando le voci non più attuali». Domani, lunedì 4 maggio, inizia il periodo di «convivenza con il virus» come ha detto il Presidente del Consiglio Conte e tutte le città del Paese si attendono più persone in giro dopo settimane di lockdown. Ribadiamo che la Fase 2 mantiene le stesse regole per uscire di casa, gli ormai famosi comprovati motivi per salute e lavoro. Il Governo ha aggiunto nell’ultimo dpcm le possibilità di fare jogging anche lontano da casa, di fare passeggiate rispettando il distanziamento sociale e di andare a trovare i congiunti (tra i quali sono compresi anche i fidanzati, ma non gli amici).
Scarica qui il modulo di autocertificazione per la Fase 2
Quando serve l’autocertificazione
La confusione è stata tanta negli ultimi giorni. Non soltanto perché il Governo ha dovuto più volte tornare sul testo del dpcm per spiegare cosa si potesse davvero fare nella Fase 2. Intanto il nuovo modulo di autocertificazione dovrà essere compilato esattamente come si continua a fare da due mesi a questa parte. Sembrerebbe però che, in caso di controllo da parte delle Forze dell’ordine, sarà sufficiente esibire il badge lavorativo o qualsiasi documento che attesti che ci si sta recando al lavoro. Per tutto il resto vale l’obbligo di averla sempre con sè.
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Il Viminale ha già diramato una circolare ai prefetti per dare le nuove linee guida per i controlli. Nella Fase 2 non sarà data priorità agli spostamenti da controllare, ma agli assembramenti da evitare. «L’obiettivo del nuovo quadro di regole – si legge sul sito del Ministero – è trovare un punto di equilibrio tra la salvaguardia primaria della salute pubblica e l’esigenza di contenere l’impatto delle restrizioni sulla vita dei cittadini, tra il sostegno al riavvio del sistema economico produttivo e la sicurezza dei lavoratori».