La piattaforma ha aumentato l’offerta di prodotti (+70%) portando a bordo nuovi artigiani (+30%) La formula pre-order e smaltimento dei prodotti in stock ha convinto i consumatori che premiano la qualità del Made in Italy con importanti vendite soprattutto in Asia e Stati Uniti
Se la crisi Covid-19 ha sconvolto gli equilibri del commercio globale, per molte realtà locali italiane il digitale ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza nonché una nuova opportunità di mettersi in gioco. Ciò è stato possibile anche grazie al contributo di Mirta, la piattaforma di eCommerce dedicata agli artigiani del Made in Italy, che, in un periodo in cui tutti i negozi in Italia hanno dovuto fronteggiare la chiusura, ha supportato oltre 40 realtà artigiane registrando un incremento del 70% dei prodotti presenti sulla piattaforma e un aumento del 30% degli artigiani che hanno scelto di aprirsi un nuovo canale di vendita. Dal mese di febbraio il traffico sul sito è aumentato di 6 volte e si prepara a superare il milione di viste uniche a maggio.
I consumatori premiano la qualità con la formula pre-order
La produzione ferma e lo stock insufficiente non hanno fermato il lavoro degli artigiani del Made in Italy. Mirta ha da subito fornito ai propri artigiani una soluzione efficace per fronteggiare le potenziali perdite: grazie alla formula pre-order i consumatori hanno potuto ordinare in anticipo i prodotti desiderati senza rinunciare all’acquisto. “I consumatori finali hanno accettato senza problemi di fare un pre-ordine, ben sapendo che l’azienda era chiusa per via del lockdown”, spiega Martina Capriotti, co-fondatrice di Mirta. “Tutti gli artigiani che hanno scelto di applicare questa opzione hanno ricevuto ordini da elaborare dopo la chiusura e per alcuni pezzi registriamo waiting list di 2-3 mesi, il che evidenzia che la voglia di comprare prodotti di qualità non si è arrestata, ma ha solo saputo trovare canali di vendita alternativi”.
Il business è continuato nonostante i negozi chiusi
Tra febbraio e aprile i top seller sulla piattaforma hanno visto incrementare di 8 volte le vendite dei propri prodotti. Indicativa la scelta di Gianni Segatta che, nel periodo di lockdown della bottega, ha puntato sull’online aumentando l’offerta prodotti presente su Mirta e registrando un boom di visualizzazioni e ordini. La piattaforma ha inoltre permesso di smaltire lo stock legato agli ordini cancellati, prendendo in carico gli ordini non consegnati dagli store fisici. L’esposizione online ha così permesso a molte aziende di vendere i prodotti già in magazzino, e in alcuni casi di ricevere già nuovi ordini per la recente riapertura, grazie alla formula del pre-order. Tra i casi di maggior successo c’è sicuramente Plinio Visonà. Altri ancora, come Claudia Firenze, sono entrati a far parte dell’offerta Mirta in pieno lockdown, con un onboarding gestito completamente da remoto, e arrivando nel giro di poche settimane tra i top seller del sito.
Lo storytelling degli artigiani che convince i mercati esteri
A differenza degli eCommerce tradizionali, Mirta non si pone come una semplice vetrina di prodotti. La filosofia della piattaforma è quella di puntare sullo storytelling di ciascun artigiano permettendo alle piccole realtà locali di fare scala insieme e raggiungere i mercati esteri, sempre più competitivi. Grazie alle pagine profilo dedicate, la piattaforma consente infatti di far conoscere ai clienti la storia che si cela dietro ogni singolo prodotto, da chi lo ha realizzato, fino alle tecniche e i materiali utilizzati per raggiungere quello specifico savoir faire. “La nostra mission è quella di far conoscere al mondo le botteghe e le loro storie, rendendo consapevoli i clienti di ciò che sta dietro un prodotto artigianale realizzato in Italia”, racconta Ciro Di Lanno, co-fondatore di Mirta. “Già dai primi giorni dell’emergenza, abbiamo ricevuto una risposta incredibile da Asia e Stati Uniti, i nostri due principali mercati di riferimento. Gli ordini arrivati sono stati spesso accompagnati da messaggi di supporto alle nostre botteghe e forte è stato l’interesse anche da parte dei nuovi mercati in cui abbiamo appena aperto: Regno Unito, Germania e, più in generale, Nord Europa”.
Un aumento di capitale da 2,5 milioni di euro
Mirta, la piattaforma di eCommerce dedicata agli artigiani del Made in Italy, ha chiuso un aumento di capitale da 2,5 milioni di euro in soli sei mesi. Tra gli investitori che hanno creduto nel progetto Alberto Genovese, tra i primi imprenditori del mercato digitale italiano, già founder di Facile.it e Prima Assicurazioni, e da tempo dedicato alla scoperta di nuovi giovani di talento destinati a diventare protagonisti dell’economia di domani.