Si tratta della flessione più grave registrata dalla crisi del 2009. L’Ue sotto di 3,3 punti percentuale. Il nostro Paese sprofonda a -4,7%. Il Giappone si salva evitando il lockdown: -0,9%
In forte flessione il prodotto interno lordo di tutti i Paesi dell’area OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico cui fa parte anche l’Italia. Questa mattina sono stati divulgati i dati relativi al primo trimestre del 2020 e, sebbene il periodo temporale sia interessato solo di striscio dall’emergenza pandemica e dalle successive chiusure di contenimento, i numeri che arrivano non sono affatto positivi e lasciano presagire una situazione in drastico peggioramento per quanto riguarda la ventura fotografia che riguarderà i mesi di aprile, maggio e giugno, ovvero quelli durante i quali il mondo si è fermato.
Cosa dicono i dati dell’OCSE
Globalmente, il PIL dell’area OCSE nel periodo gennaio – marzo è diminuito dell’1,8% nel primo trimestre dell’anno. Si tratta, ricordano gli analisti, della flessione più ampia registrata dai primi tre mesi del 2009 (-2,3%), nel culmine, cioè, della peggiore crisi finanziaria dal 1929. La “coronacrisis”, viene illustrato, si è andata a innestare su un quadro già poco roseo. Nel quarto trimestre del 2019 il PIL dei Paesi industrializzati era aumentato dello 0,2%, in decelerazione rispetto al +0,4% del secondo e terzo trimestre e al +0,6% dei primi tre mesi dello scorso anno.
© Fitch – Twitter
Francia e Italia le più colpite
L’Unione Europea ha registrato una riduzione del PIL nel primo trimestre 2020 del 3,3%, per la zona euro il calo è del 3,8%, mentre il G7 segna -2%. Tra i principali Paesi, la flessione più rilevante del prodotto interno lordo è stata registrata in Francia (-5,8% dopo -0,1%) e subito dietro in Italia (-4,7% dopo -0,3%). A trascinare a ribasso l’indicatore, spiegano dall’OCSE, il fatto che i governi delle due nazioni abbiano imposto lockdown particolarmente stringenti e più duraturi rispetto alle altre economie. Un calo consistente tuttavia viene riportato anche in Germania (-2,2% dopo -0,1%) e in Regno Unito (-2% dopo 0,0).
Troppo presto per le perdite statunitensi
Cala anche il prodotto interno lordo del Canada (-2,6% dopo +0,1%). Negli USA la riduzione risulta contenuta a -1,2%, contro il +0,5% nel precedente trimestre, ma solo perché la Casa Bianca ha imposto misure di contenimento verso la fine di marzo. Le perdite vere verranno insomma fotografate nel prossimo trimestre.
La strategia del Giappone salva l’economia
Il Giappone, che aveva iniziato il 2020 in recessione tecnica, riesce tuttavia a salvare la propria economia dai danni del Covid-19. La scelta del premier nipponico Shinzo Abe di limitare allo stretto necessario le chiusure ha permesso nei primi tre mesi di subire una contrazione di appena lo 0,9%, dopo la flessione dell’1,9% dell’ultimo trimestre del 2019. E da ieri il Paese è ufficialmente uscito dallo stato di emergenza e si è rimesso in strada.