Le indiscrezioni della CNBC. Ma c’è sempre lo scoglio cinese: occorre l’ok di Pechino per vendere
Secondo quanto si legge sulla organo di stampa USA CNBC oggi si potrebbe scrivere una nuova, decisiva, pagina dello scontro su TikTok. Tra poche ore la società proprietaria ByteDance – il condizionale resta d’obbligo – potrebbe annunciare i nomi delle aziende a cui venderà il proprio business per quanto riguarda le attività negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda e in Australia. In cima alla lista troviamo Microsoft – di cui si parla da settimane come potenziale acquirente del social network cinese – in partnership con Walmart e Oracle. Stando alle indiscrezioni, l’accordo si potrebbe raggiungere con una cifra che varia dai 20 ai 30 miliardi di dollari per ottenere da ByteDance una delle piattaforme più in crescita dell’ultimo anno.
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TikTok: giorno decisivo?
Anche se dovesse essere annunciato in giornata, l’accordo di vendita di TikTok a una cordata straniera dovrebbe prima passare sotto la lente cinese. Nei giorni scorsi, infatti, il governo di Pechino ha approvato una riforma ad hoc di una norma, inserendo proprio le tecnologie alla base di TikTok tra quelle per le quali è necessaria l’autorizzazione prima della vendita a realtà estere. Questione di sicurezza nazionale – è la versione cinese – che però si inserisce nell’infuocato dibattito animato dal Presidente USA, Donald Trump.
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L’inquilino della Casa Bianca ha deciso di portare TikTok e altre colossi cinesi come Huawei e WeChat all’interno dell’arena elettorale in vista del 3 novembre, giorno delle elezioni presidenziali. Con la decisione di obbligare ByteDance a vendere TikTok, annunciata in piena estate, Trump ha usato l’arma politica della difesa della sicurezza nazionale di fronte a un social network in mano cinese. Nel frattempo pochi giorni fa Kevin Mayer, ex di Disney, ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato di TikTok, incarico che gli era stato assegnato appena in giugno.
Fonte: Wikipedia
Ma perché Walmart?
Se l’interesse di Microsoft nell’affare può non stupire, l’ingresso nella partita da parte di Walmart merita invece qualche parola in più. La multinazionale americana della grande distribuzione è un colosso economico e investendo su TikTok – di cui terrebbe comunque una quota di minoranza – potrebbe arricchire il proprio settore ecommerce, ingaggiando influencer e aumentando la propria eco sul web grazie a campagne di marketing mirate. Il commercio online è impennato a seguito del lockdown e la tendenza da anni punta in quella direzione: il digitale non è un’opzione.