Dieci le finaliste che il 25 settembre si contendono, in diretta streaming, il premio istituito dall’Associazione PNICube per le startup nate dalla ricerca che hanno evidenziato le migliori performance sul mercato. E che si racconteranno in un nuovo format TV
Il rilancio dell’economia post Covid-19 passa anche dalla valorizzazione di storie imprenditoriali di successo; perché premiare il merito significa anche creare fiducia. Per questo la 14esima edizione dell’Italian Master Startup Award (IMSA) – l’unico evento nazionale a premiare le giovani imprese hi-tech del “circuito” incubatori universitari PNICube per il successo ottenuto nei primi anni di attività in termini di crescita e risultati sul mercato – si trasforma in un format televisivo, fruibile dal grande pubblico anche online, all’insegna della sicurezza e al passo coi tempi.
Mai come quest’anno, IMSA rappresenta un’iniezione di positività: startupper, ricercatori, mondo accademico, investitori, studenti universitari si confermano importanti attori dell’economia del Paese. Un patrimonio di competenze da incoraggiare, sostenere e valorizzare per accelerare la ripresa di un ecosistema che, tra febbraio e giugno, ha visto la perdita di circa mezzo milione di posti di lavoro – nonostante lo stop ai licenziamenti ancora in vigore – e un crollo senza precedenti del PIL (-12,4% nel secondo trimestre 2020), che ha raggiunto tra aprile e giugno il valore più basso dal 1995.
Il nuovo format televisivo
Grazie alla collaborazione tra l’Associazione PNICube e l’Università degli Studi di Verona, organizzatrici della 14esima edizione, e il Gruppo Editoriale Athesis, scelto come partner innovativo con uno sguardo costantemente rivolto al futuro, l’Italian Master Startup Award si trasformerà in un programma televisivo che andrà in onda il 25 settembre alle 14.30 sui siti dei quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi e sui canali TV Telearena e Telemantova e sulle rispettive pagine Facebook.
Un format coinvolgente che racconterà le 10 finaliste provenienti da tutta Italia attraverso video, interviste e domande dei valutatori che metteranno in risalto le caratteristiche di ognuna. Durante l’evento, condotto dal Direttore di Telearena Mario Puliero, interverranno in studio il Presidente di PNICube Alessandro Grandi, per l’Università di Verona il Delegato del Rettore alla Progettazione e sviluppo della ricerca Paolo Fiorini e il Delegato del Rettore al Trasferimento della conoscenza e rapporti con il territorio Diego Begalli. Saranno collegati anche esperti del settore e del mondo accademico sui temi della ricerca e dell’innovazione.
In chiusura, l’annuncio della vincitrice e la cerimonia di premiazione. Dalla lotta all’inquinamento alla tutela della salute, passando per intelligenza artificiale e machine learning: questi gli ambiti in cui operano le 10 imprese hi-tech selezionate dalla Giuria, composta da operatori di fondi di investimento, specialisti di early-stage financing e manager d’impresa[1]. Le finaliste saranno anche ospitate al Festival del Futuro che si terrà in Fiera a Verona dal 19 al 21 novembre 2020, mentre la vincitrice si aggiudicherà un premio in denaro del valore di 5.000 euro.
Le 10 startup finaliste
Dalla lotta all’inquinamento alla tutela della salute, passando per intelligenza artificiale e machine learning. Sono questi gli ambiti in cui operano le 10 giovani imprese hi-tech finaliste della 14° edizione del IMSA – Italian Master Startup Award, il premio istituito da PNICube per le imprese nate dalla ricerca accademica che hanno evidenziato le migliori performance sul mercato a pochi anni dalla costituzione e organizzato quest’anno dalll’Università degli Studi di Verona, in collaborazione con il Gruppo Editoriale Athesis. Selezionate da una Giuria composta da operatori di fondi di investimento, specialisti di early-stage financing e manager d’impresa, le startup si racconteranno nel format TV in streaming il 25 settembre alle 14.30.
- BLUE ECO LINE fondata a fine 2018 per contribuire al ridimensionamento e la prevenzione dell’inquinamento marino da plastiche grazie alle proprie competenze ingegneristiche. La startup toscana ha sviluppato River Cleaner, un impianto completamente automatizzato ad emissioni zero e a bassi costi di gestione che rimuove le plastiche nei fiumi prima che giungano in mare. Il sistema è integrabile in qualsiasi contesto urbano, nei sistemi di smaltimento esistenti ed è dotato di controllo da remoto grazie al quale è possibile eseguire diagnostica a distanza al fine di garantire le migliori performance. Una soluzione che si presta ad essere adottata da tutte le amministrazioni.
- DIAMANTE (Spin Off dell’Università di Verona) startup innovativa a vocazione sociale e a prevalenza femminile, nata nel 2016, la cui mission è di sfruttare le piante e i virus vegetali per la produzione di nanomateriali con applicazioni in ambito diagnostico e terapeutico per malattie autoimmuni e infettive, sfruttando sistemi di produzione economici ed ecologici. La prima applicazione di Diamante è un reagente innovativo per una diagnosi tempestiva, precisa e definitiva della sindrome di Sjögren (SjS), ma ulteriori applicazioni sono già in fase di R&D negli ambiti dell’Artrite Reumatoide del Covid.
- HUMATICS (Spin Off dell’Università di Verona) startup specializzata nello sviluppo di soluzioni altamente innovative di Machine Learning, Intelligenza Artificiale e Computer Vision: dall’addestramento di reti neurali per la classificazione di immagini custom, allo sviluppo di piattaforme di business intelligence per il settore moda e di un configuratore web per le calzature, passando dallo sviluppo di progetti internazionali negli ambiti della realtà aumentata, della ricostruzione laser 2D, della classificazione dei volti delle persone e dal riconoscimento di volatili e aerei.
- MegaRide (Spin Off dell’Università di Napoli Federico II) è una startup nata nel 2016 che si propone come software house, smart mobility provider e punto di riferimento nello sviluppo di modelli avanzati per la simulazione in real-time di dinamica veicolo. Curiosità: il nome della società deriva dall’omonima isola del Golfo di Napoli, primo insediamento greco nel territorio partenopeo, ma calza perfettamente l’oggetto sociale.
- MgShell (Spin off del Politecnico di Milano) ha l’obiettivo di rivoluzionare l’approccio terapeutico nel campo oftalmico sfruttando le grandi potenzialità del magnesio come biomateriale per applicazioni oculari e attraverso un dispositivo intraoculare brevettato completamente riassorbibile, capace di rilasciare la corretta dose di farmaco nei tempi prestabiliti in base alla specifica esigenza clinica. Una soluzione nata dall’esigenza di risolvere i problemi legati al trattamento dei pazienti che soffrono di maculopatia essudativa, che necessitano di frequenti iniezioni. Il rilascio autonomo del farmaco replica l’attuale strategia clinica, senza la necessità di operazioni chirurgiche, riducendo al minimo gli oneri terapeutici, ma soprattutto aumentando la qualità di vita del malato.
- NITO – Nuova Industria Torinese SRL nata come startup innovativa che progetta, produce e commercializza veicoli su due ruote a spinta ed elettrici, all’insegna del design e della mobilità sostenibile, senza rinunciare alle prestazioni e alla competitività nei prezzi. Dai monopattini, alle biciclette pieghevoli, passando per scooter elettrici in versione ciclomotore, motocicli e urban motard elettrici e un veicolo cargo&share in fase di progettazione.
- Restorative Neurotechnologies (Spin Off dell’Università degli Studi di Palermo) startup innovativa che si occupa di ideare, sviluppare e commercializzare dispositivi medici e protocolli clinici innovativi per la riabilitazione e il potenziamento cognitivo. L’attività è finalizzata alla digitalizzazione del processo di monitoraggio e terapia cognitiva. Mindlenses Professional è una delle soluzioni brevettate dalla startup siciliana, un dispositivo integrato composto da un wearable device e da un software di stimolazione cognitiva sviluppato per la riabilitazione di deficit cognitivi conseguenti a patologie neurologiche (come l’ictus e le demenze) e a disturbi del neurosviluppo (come DSA, ADH).
- SCENT (possiede contratti di collaborazione con l’Università di Ferrara ma non è uno spin off) ha come mission la realizzazione di strumenti di screening preventivo e monitoraggio di tumori non invasivi o a minima invasività. La tecnologia si basa sull’impiego di sensori chemoresistivi nanostrutturati di gas, capaci di rivelare la presenza di biomarcatori tumorali (composti organici volatili emessi dalle cellule tumorali) all’interno di composti biologici quali feci, sangue, tessuti, etc.
- SPHERA ENCAPSULATION (incubata presso il Dipartimento di Biotecnologie di Verona) nata nel dicembre 2016, è la prima azienda italiana dedicata al 100% alla ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie di incapsulazione, in particolare della micro e nano-incapsulazione per i settori alimentare, nutraceutico e agro-chimico, per aumentare l’efficacia e l’assorbimento di molecole preziose per la salute umana.
- WELLMICRO (Spin Off Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) nata nel 2015, è l’unico player italiano in grado di fornire un servizio di caratterizzazione molecolare del microbiota umano attraverso un innovativo metodo di analisi brevettato e di facile interpretazione. Fondata da un gruppo di ricercatori universitari, la startup è specializzata nel campo della gastroenterologia ma – oltre all’ambito delle analisi di laboratorio per la salute umana (dal malato al sano/sportivo) – le potenzialità si estendono alla zootecnia, all’agricoltura e all’ambiente, fino al mercato di integratori e probiotici per uomo e animali.