“Momento drammatico. Restiamo uniti in virtù dei valori costituzionali”. Istituito il coprifuoco nazionale. Verso la DAD per le scuole di secondo grado. Sarà il ministro della Salute a decidere dove si posizionano le Regioni.
È il giorno delle comunicazioni alle Camere del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier annuncerà al Parlamento (alle 12 a Montecitorio, alle 17 a Palazzo Madama) non solo tutte le informazioni sull’andamento della curva dei contagi ma anche le misure che il governo intende prendere nel nuovo Dpcm, sulla scorta dei suggerimenti del Comitato tecnico scientifico e dei colloqui con Regioni, Comuni e Province, nel tentativo di arginare l’avanzata del virus.
Si allontanano le possibilità di vedere un nuovo Dpcm in giornata dato che non sembra esserci accordo tra l’esecutivo e i rappresentanti territoriali: questi ultimi preferirebbero che la decisione sul nuovo lockdown fosse presa a Roma, così da non incorrere nelle responsabilità politiche delle conseguenze economiche di una nuova chiusura. Da Palazzo Chigi però ribattono che la situazione epidemiologica è molto diversa da Regione a Regione e sarebbe meglio intervenire con lockdown mirati che istituiscano nuove zone rosse.
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“Già i dati di sabato hanno prefigurato la necessità di un nuovo Dpcm”, ha detto Conte, “per queste ragioni ho chiesto di anticipare le mie comunicazioni, previste per mercoledì, nella giornata di oggi”. “La pandemia – ha spiegato il premier – sta correndo in tutto il continente. L’Europa è una delle aree più colpite dalla seconda ondata e anche da noi la situazione sta rapidamente peggiorando”.
“Il 21% dei posti letto nelle terapie intensive è già occupato”, ha avvertito il presidente del Consiglio parlando alla Camera dei Deputati. “L’affollamento preoccupante oggi è registrato negli altri reparti, tra questi le terapie sub intensive”.
“Evoluzione della pandemia molto preoccupante”
“L’evoluzione della pandemia – ha scandito il premier – è molto preoccupante, stiamo transando verso la Fase 4. Si conferma un quadro epidemiologico grave con specifiche criticità in molte Regione. Undici Regioni sono a rischio elevato o molto elevato”. “Quindici Regioni potrebbero superare la soglia critica delle terapie intensive nel prossimo mese, ma – ha specificato Conte – questo scenario non tiene conto degli effetti dei nuovi Dpcm”. “In questo momento comunque non sappiamo se queste misure restrittive avranno un impatto positivo, quindi occorrono nuovi interventi restrittivi”.
Le nuove misure diverse per Regione
“Sulla base dei criteri scientifici, sarà necessario introdurre regimi differenziati basati sui diversi scenari regionali”, ha annunciato il presidente del Consiglio. “Restrizioni e allentamenti saranno adottati sulla base della soglia di criticità”. Questo ha portato il governo a suddividere il Paese in 3 aree, che indicheranno una crescente gravità territoriale, “sarà il ministro della Salute a decidere, sulla base dei dati, dove si collocano le singole Regioni”, ha detto Conte.
Le misure nazionali
Su tutto il territorio nazionale invece chiusura dei centri commerciali nei weekend, chiusura delle sale giochi, musei e mostre. Niente spostamenti per le Regioni nelle zone rosse. Coprifuoco serale, verso la DAD per le scuole secondarie. “Siamo consapevoli della stanchezza e della rabbia dei cittadini e delle ripercussioni a livello economico – ha ammesso Conte – ma non vi può essere alcun dilemma tra la protezione della salute individuale e la tutela dell’economia”.