Non di solo gaming vive l’uomo. I nuovi prodotti ROG di Asus sono pensati per chi è un patito di e-sport, certo: ma pure per i creator che troveranno potenza in abbondanza
A sentire quanto dicono i vertici di Asus, la linea ROG 2021 migliora ogni singolo aspetto e caratteristica dei modelli precedenti: potenza, display, raffreddamento, audio e pure portabilità. Ci sono in effetti delle novità interessanti da analizzare, a cominciare da un prodotto che assomiglia più ad un ultrabook convertibile che a quello che siamo abituati a chiamare gaming-PC: lo hanno chiamato ROG Flow X13, pesa appena 1,3 chilogrammi ma contiene al suo interno una CPU Ryzen 9 di AMD abbinata a una scheda grafica Nvidia GTX. Performance da workstation assicurate, ma da portare comodamente in uno zainetto.
Ultraportatile 2-in-1, per giocare e non solo
C’è un principio di fondo che permea attraverso tutti gli annunci di questo CES 2021 da parte di Asus per tutta la linea ROG: si può garantire performance di un certo tipo senza dover scendere a troppi compromessi sul piano del peso o delle dimensioni, partendo dai laptop e allargandosi agli accessori ovviamente. Così tutta la nuova offerta dei portatili da gioco del 2021 porta in dote una nuova generazione di alimentatori più compatti (quelli che arrivano a oltre 200W, per garantire la potenza massima di esercizio), da abbinare però anche a un portabilissimo alimentatore 100W grande più o meno come quello di qualsiasi altro laptop da tenere sempre nello zaino.
Poi ovviamente si passa ai prodotti, e il nuovo Flow è un prodotto realmente originale per questo comparto: innanzi tutto è un convertibile, si può usare anche come tablet girando lo schermo al contrario grazie alla cerniera con una escursione da 360 gradi appositamente realizzata, ma soprattutto sono le sue dimensioni compatte a fare la differenza. È spesso appena 15,8mm, che non è un record ma è sicuramente un risultato rimarchevole in questo settore: soprattutto perché monta un processore Ryzen 9 5980HS, 8 core e 16 thread fino a 4,8GHz, basato sulla nuova piattaforma Zen 3 di AMD e con un TDP da 35W che può salire fino a 54 se il laptop è collegato a un alimentatore esterno adeguato e le temperature sono sotto controllo. Faccenda più semplice che in passato anche grazie a nuove heat-pipe, e all’impiego di liquidmetal per ottimizzare lo scambio termico con il dissipatore.
Lo schermo è disponibile in due versioni, con un pannello FullHD da 120Hz o un 4K: entrambi sono touch, ovviamente, e funzionano con lo stilus Asus Pen (sfruttando la tecnologia per il riconoscimento della scrittura incorporata in Windows da Microsoft), e come ormai tradizione c’è pure la certificazione Pantone per i colori mostrati sul display protetto da Gorilla Glass. Il tutto viene spinto da una GPU Nvidia GTX 1650, ma c’è anche un altro piccolo dettaglio da sottolineare: sulla sinistra il nuovo Flow X13 dispone di un connettore (proprietario, purtroppo) che permette di collegare la nuova GPU esterna ROG XG Mobile attraverso una interfaccia PCIe 3.0 x8. Con questo optional si aggiunge una RTX 3080 che non incontra colli di bottiglia per funzionare in simbiosi con l’hardware di bordo (la banda passante supera i 60Gbps, decisamente superiore anche a Thunderbolt 4).
Nel complesso, il Flow X13 potrebbe diventare il capostipite di una nuova classe di laptop: nasce nella linea ROG, quella dedicata al gioco, e chiaramente può essere utilizzato con profitto per giocare (soprattutto se usato assieme alla eGPU). Ma è evidente che ci sono molte altre categorie di utenti che potrebbero decidere di optare per questo laptop: come quella dei content creator, dei grafici, di chi si occupa di animazione, fotografia o video. I giocatori preferiranno la versione con lo schermo 1080p per via del refresh rate da 120Hz, gli altri quello 4K per avere più spazio di lavoro: in un certo senso, questo Flow è un passo in più nella direzione già tracciata dallo Zephyrus G14 lo scorso anno (che c’è da scommettere sarà aggiornato nel 2021) ed è interessante immaginare dove potrà portare questo percorso.
Nuovi Strix e nuovi Zephyrus
Esattamente come per il Flow, anche i nuovi Zephyrus e i nuovi Strix sono più leggeri e compatti di quanto fin qui fossimo abituati a pensare un laptop per il gaming. Per ottenere questi risultati occorre ripensare la struttura stessa del laptop: nel caso dello Zephyrus Duo, ad esempio, è stata sviluppata una nuova generazione della cerniera che serve contemporaneamente ad aprire il coperchio con lo schermo principale e a sollevare lo schermo secondario, così come l’adozione di una nuova versione delle heatpipe e la scelta di costruire in magnesio lo chassis contribuiscono assieme a rendere più efficiente la dissipazione del calore e dunque a rendere possibile performance di buon livello ma con dimensioni più compatte. Anche le ventole sono state riprogettate, modificando sia il design che il numero di pale, così da aumentare la quantità d’aria spostata ma riuscendo a ridurre in modo significativo il rumore prodotto: un dato significativo in un’epoca in cui col computer passiamo anche tanto tempo a videochiamare, e per questo c’è anche un’iniezione di microfoni e driver su tutti i laptop che sfruttano algoritmi di intelligenza artificiale per ridurre al massimo rumori di fondo e disturbi vari.
Partiamo proprio dallo Zephyrus Duo SE: ora monta un processore AMD Ryzen 5900HX abbinato a una scheda grafica Nvidia RTX3080, è più sottile e leggero del precedente (ma resta un peso massimo, viste le caratteristiche) ed è disponibile sia in versione con schermo 4K da 120Hz che con uno schermo FullHD da ben 300Hz e tempo di risposta da 3ms. Il display secondario, quello che Asus chiama Screenpad Plus, ora è dotato di nuove funzioni software per semplificarne l’utilizzo creando delle scorciatoie con cui disporre automaticamente le finestre sui due schermi secondo configurazioni predefinite dall’utente, oppure mostrare interfacce dedicate per esempio usando i prodotti della Creative Suite Adobe, o ancora se si sta streammando la propria sessione di gioco con tutti i controlli necessari per statistiche e chat sul display secondario, lasciando il gioco a tutto schermo sul principale. Non manca neppure un connettore Ethernet, must-have per i gamer.
Molto bene anche i nuovi Zephyrus G14 e G15: sono l’evoluzione inevitabile dell’ottimo G14 del 2020, sempre con CPU AMD a bordo e con modifiche mirate come quelle di un trackpad più ampio (ci voleva sicuramente), schermi a refresh più alto (molto bene la versione WQHD 120Hz per la categoria di utenti in cerca una macchina con una buona combinazione di specs non solo adatte a giocare), ma un design che nel complesso rimane pressoché invariato. Aumentano le colorazioni (sono 4 quest’anno), aumenta la possibilità di personalizzare grazie alle versioni Animatrix con i LED nel coperchio che sono più sfruttabili grazie a nuove utility a bordo che permettono di mostrare avatar e animazioni oltre le scritte. L’aggiunta di una versione 15 pollici, vista lo spessore e il peso del 2020, è un’ottima idea: rispetto al Duo, i G14 e G15 montano al massimo una Nvidia RTX3070 (sul modello 15, mentre sul 14 ci si ferma alla 3060), senz’altro quanto basta per rendere anche il modello di questo 2021 una macchina ideale per content creator di ogni tipo.
Per la linea Strix, poi, c’è un vero e proprio sfoggio di potenza: lo Scar 17 è l’ammiraglia di casa, con uno schermo da 17 pollici in risoluzione FullHD e un refresh rate da ben 360Hz (ma se volete, c’è anche una versione WQHD da “appena” 165Hz), che sfrutta anche la tecnologia Adaptive Sync per regolare la frequenza di refresh con il frame rate e ridurre al massimo i consumi e gli artefatti. Anche qui abbiamo a disposizione processore AMD basato su architettura Zen 3, sempre il 5900HX: parliamo di TDP da 45W, 8 core con frequenza massima di 4,6GHz, e ovviamente non manca una Nvidia RTX 3080.
Il tutto condito con una nuova tastiera opto-meccanica, realizzata con switch sviluppati da Asus stessa assieme ai suoi fornitori, con una corsa da 1,9mm e 0,2ms di tempo di risposta. Esiste anche una versione da 15 pollici, che con il fratello maggiore condivide molti dettagli tecnici: tra l’altro anche la possibilità di funzionare alimentato via USB-C da un alimentatore da 100W, lo stesso dello Zephyrus, sacrificando un po’ di potenza massima ma consentendo di viaggiare un po’ più leggeri.
Infine ci sono i nuovi Strix G15 e G17: anche questi due laptop sono più leggeri e sottili della versione 2020, grazie soprattutto all’adozione delle già citate tecnologie di raffreddamento basate su nuove ventole e heatpipe nonché su una intercapedine di liquidmetal. A questo si unisce anche una nuova versione delle motherboard di tutti i portatili, più compatta e che lascia spazio anche a batterie più grandi che in passato, così da far crescere l’autonomia di pari passo. In questo caso la scheda grafica Nvidia è una RTX 3070, mentre la CPU è ancora una AMD Ryzen basata su architettura Zen 3 (ma c’è da scommettere che arriveranno pure versioni Intel, prima o poi).
Ci sono anche monitor, mouse e tastiere
Dulcis in fundo, Asus non ha voluto lasciare alcun angolo delle nostre scrivanie senza un annuncio ROG. Così ecco fare il loro debutto il nuovo monitor Swift PG32UQ (32 pollici IPS con refresh rate da 144Hz compatibile con G-Sync, HDR600, doppia interfaccia HDMI 2.1 e risoluzione massima 4K), la seconda versione della tastiera modulare ROG Claymore (che dispone di nuovi switch blue appositamente realizzati da Asus), e infine il mouse Glaudius III Wireless (19.000dpi e switch intercambiabili per massima personalizzazione, collegabile via cavo, radiofrequenza 2,4GHz o via Bluetooth).
Prezzi e disponibilità di tutti questi prodotti annunciati oggi non sono ancora stati comunicati: Asus rimanda più avanti nel corso del trimestre, quando si capirà anche quali modelli e quali versioni arriveranno esattamente sul mercato italiano.