Sviluppato da due game designer (Alex e la moglie Samantha) promette una buona dose di retrogaming parecchio nostalgica
Non sappiamo perché, ma polpi e seppie devono in qualche modo suscitare negli sviluppatori una insana voglia di retrogames e Game Boy. Qualche mese fa vi abbiamo parlato, infatti, di Save me Mr Tako: Definitive Edition, curioso platform di Christophe Galati, game designer in erba, classe 1994, studente dell’ISART Digital di Parigi che, nel 2014, per festeggiare il quarto di secolo del Game Boy, decide di pubblicare la demo di un suo progetto, oggi assurta al ruolo di videogame a tutto tondo per Nintendo Switch. Anche Save me Mr Tako è un videogame sviluppato emulando grafiche e sonorità del vecchio portatile nipponico e aveva come protagonista un polpo. In Super Squidlit ci troviamo sempre dalle parti del Game Boy ma al comando di un agguerrito totanone. Coincidenze?
Seguito di un videogioco, Squidlit, che i due game designer dietro al progetto, Alex Barrett e la moglie Samantha, svilupparono quando ancora seguivano i corsi della Game Art and Design, Super Squidlit promette ora di diventare una serie videoludica vera e propria (chi volesse saperne di più può curiosare sul sito ufficiale).
Il protagonista, da buona seppia, spara litri e litri di inchiostro, sua sola possibilità offensiva e ciò contribuisce a variare un po’ il gameplay rispetto ai tanti platform 2D tipicamente vecchia scuola che oggi affollano il Nintendo Switch. Se conoscete infatti un minimo di anatomia dei totani, saprete bene da quale orifizio secernono il liquido oleoso: ebbene, in questo titolo, anziché saltare sulle teste dei nemici, dovrete sparare loro mentre li state scavalcando in volo. Non sempre intuitivo, ma sicuramente divertente.
In acqua, invece, elemento naturale del nostro eroe privo di scheletro, potrete indirizzare il getto più facilmente, quasi come in uno sparattutto. Inoltre in Super Squidlit si salta di continuo e dovrete esibirvi in diverse acrobazie e salti su parete, per la verità non semplicissimi da fare. Completano il quadro alcune sequenze di volo a bordo di una libellula e altre in prima persona, stile Doom delle origini.
Insomma, nonostante graficamente Super Squidlit ricordi i primi Kirby, il gioco ha intrapreso una propria strada e propone le dovute differenziazioni e le sue belle sfide. Certo, i livelli non sono sempre ispirati e qua e là c’è qualche scivolone dato dall’inesperienza degli sviluppatori (nemici che si confondono con i fondali, o PNG che si confondono coi nemici e viceversa), ma in linea di massima siamo di fronte a una colorata avventura che non mancherà di divertire tutti i nostalgici dell’era Game Boy. E noi ovviamente lo siamo.