Somnium Games, startup composta da Edi Ferhatović, Matej e Barbara Orlić, Andrej Bodružić e Vlado Tašner, ci farà vivere una esperienza onirica
Alzi la mano chi, tra voi, quando era ancora a scuola, non ha trascorso qualche oretta glossando appunti e libri di testo con disegni senza senso. Il sottoscritto, per esempio, inscenava platform bidimensionali tra le parole, che diventavano piattaforme irte di nemici che un Super Mario immaginario doveva superare facendosi largo tra spiriti e accenti delle parole dei testi greci. Ricordo invece che un mio amico, durante le lezioni, a margine dei libri di algebra disegnava degli omini che si caratterizzavano per uno stile molto essenziale ma che a un certo punto ‘esplodevano’ rivelando capigliature da Super Sayan e iniziavano a darsele di santa ragione, sbattendo contro logaritmi e radici quadrate che diventavano i limiti inconsapevoli del ring dello scontro. Ecco, Inked A Tale of Love mi ha ricordato proprio quegli scarabocchi senza tempo e senza troppi pensieri buttati giù per evadere dalla noia delle lezioni del liceo…
Non solo per via dello stile artistico, intendiamoci, visto che Inked A Tale of Love sembra totalmente disegnato a biro, ma anche per la trama che lo sorregge, del tutto pretestuosa e tenuta assieme solo dalla volontà di farvi partire con un obiettivo più o meno definito.
Esattamente come i disegni fatti a scuola servivano solo per passare il tempo e non sbocciavano mai in storie dal senso compiuto. In Inked A Tale of Love impersonerete difatti l’Eroe senza nome (quale fantasia) impegnato nella ricerca della donna amata, l’artista Aiko.
Sulla sua strada (di carta e inchiostro) si para ben presto Adam, il disegnatore. In quanto tale, è il deus ex machina dell’opera ma, anziché aiutare l’Eroe, disegnerà enigmi e trabocchetti di ogni tipo. Inked A Tale of Love è difatti un’avventura dalla visuale isometrica (e dallo stile artistico semplicemente delizioso) zeppo di piccoli rompicapo.
Anche l’Eroe senza nome è però dotato di una penna che gli consentirà, via via con maggior intensità e varietà, di creare dal nulla (in realtà occorre l’inchiostro) forme geometriche così da modificare l’intelaiatura degli stage al fine di arrivare alla soluzione dei piccoli enigmi che si frappongono tra lui e la sua amata. Come già si anticipava, all’inizio potrete disegnare solo un solido alla volta (un cubo), ma progredendo col gioco arriverete a far apparire fino a tre forme alla volta e potranno pure essere diverse tra loro.
Il gameplay del titolo messo a punto da Somnium Games, startup composta da Edi Ferhatović, Matej e Barbara Orlić, Andrej Bodružić e Vlado Tašner, si basa proprio su questo: rispondere alle malefatte di Adam disegnando a vostra volta oggetti che vi facciano da piattaforma, base, appoggio o elemento utile a interagire coi numerosi pulsanti di cui i livelli sono zeppi. Gli enigmi sono tanto semplici quanto divertenti, anche se, purtroppo, il gioco spesso si incarta (ah-ah-ah…) e la fisica non reagisce come dovrebbe, costringendovi a cancellare e ridisegnare tutto. Un po’ frustrante, specie con gli enigmi che richiedono di agire velocemente, complice anche un sistema di controllo non sufficientemente reattivo.
Ma, sbavature a parte, il risultato complessivo è comunque un’avventura zeppa di enigmi semplicemente adorabile. Magari andrebbe rivista la curva di difficoltà, dato che a rompicapo più semplici si alternano, improvvisamente, sfide più complesse senza che nessuno vi abbia specificato le regole alla base, tuttavia l’intero Inked A Tale of Love scorre che è un piacere e vi distrarrà piacevolmente per qualche ora, rilassandovi esattamente come facevano gli scarabocchi sui libri di scuola durante le lezioni…