Nuovi device e nuovo logo: la crescita nel comparto dei wearable è costante, l’azienda rilancia con nuovi obiettivi
Cambia tutto, o quasi: cambia la confezione, cambiano i colori e il logo, cambia il sistema operativo. Quello che non cambia è lo spirito con cui Amazfit disegna e produce i suoi smartwatch. Ovvero con l’obiettivo di offrire un’alternativa tecnologica ad altre piattaforme wearable in grado di garantire piena compatibilità con il mondo Android e iOS senza fare distinzioni, assicurare autonomia a iosa per l’utilizzo nella vita di tutti i giorni: e poi, dulcis in fundo, anche invitare gli utenti in un ecosistema di prodotti e servizi pensati per migliorare la loro qualità della vita. Ecco dunque rinnovarsi la linea di indossabili di quello che ora è un marchio che fa capo a Zepp Health (ma Huami resta saldamente sullo sfondo), con l’obiettivo di offrire a un pubblico sempre più ampio qualcosa da mettere al polso.
GTR3, GTR3 Pro e GTS3
Più leggero, più veloce, più flessibile: il centro dell’esperienza circolare dei nuovi Amazfit classe GT è il nuovo sistema operativo chiamato Zepp OS, che consente di mantenere pressoché inalterato il look&feel del prodotto ma migliorando drasticamente la velocità dell’interfaccia e delle funzioni. La misurazione dei valori di ossigenazione del sangue (SpO2) o del battito cardiaco richiede molto meno tempo che in precedenza, e senza incidere sui consumi: ciò significa che si riesce a coprire comodamente una settimana lontano dalla presa (dichiarati comunque più di 10 giorni di autonomia sul Pro, che diventano addirittura 21 sul GTR3), continuando comunque a utilizzare funzioni come il monitoraggio 24 ore su 24 del battito cardiaco (con tanto di avvisi per eventuali anomalie) o il tracciamento dell’attività fisica con il GPS che si appoggia a 5 diverse costellazioni di satelliti.
Proprio sullo sport si concentra Amazfit: rispetto al passato è stata ampliata la schiera di sport che può monitorare l’indossabile di questa categoria (sono ormai oltre 150), una lista che comprende persino scacchi e pure gli e-sport, e il nuovo sensore montato sul retro della cassa per monitorare il battito cardiaco ora funziona in modo adeguato in acqua permettendo di registrare anche le vasche nuotate in piscina. Ci sono funzioni specifiche per il monitoraggio del sonno, del ciclo mestruale, e pure un sistema di misurazione generale dello stato di salute che tiene conto di diversi parametri (come il ritmo respiratorio e il battito) per valutare le condizioni di chi indossa il device.
Lato tecnologico e vita connessa, c’è sul Pro il supporto all’assistente vocale Alexa e viene offerta la possibilità di rispondere al telefono parlando al polso, o di ricevere le notifiche dalle app, o ancora consigli per ricordarsi di bere e di sgranchirsi le gambe quando si passa troppo tempo alla scrivania. Il GTR3 Pro è anche il più dotato sul piano hardware: ha a disposizione spazio a bordo per conservare oltre 2GB di brani musicali, monta uno schermo AMOLED da 1,45 pollici con risoluzione definita “Ultra HD”, il tutto in appena 32 grammi che sono quasi impercettibili al polso nonostante la misura della cassa sia equiparabile a un orologio tradizionale da 46mm.
Il GTR3 condivide quasi tutto con il fratello maggiore, meno le chiamate e l’assistente vocale (mancano microfono e altoparlante): è presente su tutti i modelli invece la corona che consente di scorrere tra le voci del menu, che a sua volta è personalizzabile e gestibile per adeguarsi alle abitudini e alle necessità dell’utente. Un’altra differenza tra GTR3 e GTR3 Pro è lo schermo: sempre di AMOLED si parla ma con risoluzione inferiore (è un po’ questo il segreto della super-autonomia di questo device) e diagonale di 1,36 pollici, mentre rimane invariata la capacità della batteria fissata a 450mAh.
Infine, il GTS3 fa della sua forma quadrata e del suo peso ancora più ridotto il proprio punto di forza: tra i tre modelli presentati è quello che si adatta meglio a un eventuale polso più sottile, la bilancia fa segnare poco più di 24 grammi, mentre lo schermo torna ad avere una risoluzione UHD sempre con tecnologia AMOLED con una diagonale di 1,75 pollici.
Quanto costano e dove comprarli
I nuovi smartwatch Amazfit sono subito disponibili in vendita sui classici canali di vendita e-commerce (store ufficiale e Amazon), così come nelle catene di elettronica (Euronics, Unieuro, Trony, Expert e Mediaworld: non manca più nessuno?). Diversi i prezzi per GTR3 Pro e GTR3/GTS3: il primo viene annunciato a 199 euro, il secondo a 149 – stesso prezzo del GTS3, con cui in pratica condivide tutto tranne lo schermo e la batteria (leggermente meno capiente sul GTS3).
Il più interessante dei tre prodotti presentati oggi, tutto sommato, è il GTR3 Pro: vale la pena senz’altro investire qualche euro in più su questo modello, scegliendo tra la variante con cassa scura e cinturino di gomma o quella chiara con cinturino di pelle, mentre il pubblico femminile probabilmente potrebbe optare per il GTS3 (che è disponibile anche con la cassa color oro). Chi vuole privilegiare l’autonomia su tutto può sempre scegliere il GTR3, anch’esso con due varianti di cassa: ma in questo caso niente cinturino in pelle.