Da Charles Cecil, creatore della serie Broken Sword e l’artista Dave Gibbons, il fumettista che ha firmato Watchmen, il sequel di un classico videoludico senza età: Beneath a Steel Sky
Uscito su Apple Arcade a 26 anni dal primo, storico, episodio che ricorderanno in quattro gatti (Beneath a Steel Sky), Beyond a Steel Sky è stata una piacevole sorpresa capace di testimoniare come l’artista Dave Gibbons e lo scrittore Charles Cecil non abbiano perduto affatto lo smalto d’un tempo.
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Recensione di Beyond a Steel Sky
Nonostante l’approdo nella terza dimensione non sempre convincente, soprattutto ora che il titolo è arrivato anche su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One (non parliamo poi di ciò che combina su PS5 e Xbox Series X|S, dove il frame rate scende perfino sotto i 30…), piattaforme più potenti dei sistemi Apple, Beyond a Steel Sky resta un’avventura grafica molto fedele alle tradizioni e alle proprie origini.
Chi ha giocato al capitolo del 1994 sarà felice di tornare a impersonare Robert Foster e sarà agevolato anche nel cogliere i tanti dettagli che Gibbons e Cecil hanno introdotto qua e là per collegare i due episodi, che a livello di sinossi sono distanziati da un decennio.
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Intendiamoci: per comprendere quanto accade non serve avere ben freschi i fatti di Beneath a Steel Sky, ma di certo le citazioni faranno piacere. Viceversa, tante frasi sembreranno un po’ oscure a chi è nuovo di questo peculiare universo, lasciando sempre presente la fastidiosa sensazione di essere lasciati al di fuori di qualcosa di grosso.
In Beyond a Steel Sky occorrerà riportare a casa un bambino rapito durante un assalto, Milo: ci viene sottratto proprio sotto i nostri occhi da loschi figuri su di un improbabile veicolo motorizzato e ci sentiremo responsabili della sua sorte. Le tracce dei banditi ci riportano così dalle lande desolate di un mondo sconvolto da crisi climatiche, umanitarie e sociali a Union City, una città ben nota almeno a chi ha giocato al titolo originale ma completamente trasfigurata dai cambiamenti.
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I suoi abitanti vivono felicemente sotto la sorveglianza e il controllo di un’IA benevola, Joey, il robottino che nel 1994 accompagnava il protagonista, ma qualcosa, fin da subito, ci instilla il sospetto che tutto non sia così perfetto come la vulgata vorrebbe farci credere…
Hackerando a più non posso in Beyond a Steel Sky
Le nostre indagini avverranno, come già detto, lungo i binari dell’avventura grafica, impreziosita non solo da un’ottima scrittura del plot, con tanto di soddisfacente caratterizzazione di tutti i personaggi e da dialoghi a dir poco brillanti, ma anche – sul fronte del gameplay -, dalla presenza di uno scanner che consentirà di hackerare robot e terminali agendo su diagrammi di flusso in modo da combinarli tra loro e ottenere soluzioni inedite e inattese.
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Detto così può sembrare complesso, in realtà non solo è un sistema davvero agevole e ben masticabile, ma addirittura consente di addivenire alla soluzione di un enigma intraprendendo più strade.
Beyond a Steel Sky, un Beneath a Steel Sky 26 anni dopo?
Nonostante la terza dimensione e la possibilità di esplorare a fondo e attivamente le varie ambientazioni lo rendano apparentemente moderno, Beyond a Steel Sky trascina dietro alcune delle pecche del genere cui fa riferimento, a iniziare dalla legnosità dei movimenti del protagonista e da una certa lentezza di fondo che, complice un abuso di backtracking, caratterizza la fase iniziale, all’esterno di Union City, lento tutorial pensato soprattutto per i neofiti.
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Ma se amate il genere e, soprattutto, se avete adorato il primo capitolo o, più in generale, i vari titoli sviluppati da Revolution Software (che verranno spesso citati, con ironia, all’interno del gioco), non potrete non apprezzare Beyond a Steel Sky.
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La forza del titolo distribuito dalla francese Microids, difatti, sta proprio nello spessore del canovaccio e nell’intelligenza con cui è stato scritto, capace di fondere quell’umorismo ormai perduto “stile Monkey Island” con tematiche assai più serie, in grado di farci riflettere. Consigliato soprattutto ai giocatori più vecchiarelli tra voi: i giovani non sempre potrebbero comprenderlo appieno.