L’idraulico italoamericano torna a saltellare in una delle sue avventure più riuscite e divertenti. Imperdibile
È incredibile come i titoli Nintendo siano capolavori sempreverdi. Super Mario 3D World uscì nel 2013, eppure, dopo quasi otto anni, appare per concept, gameplay, trovate e persino direzione artistica perfettamente attuale. Quindi Super Mario 3D World + Bowser’s Fury non sfigura affatto su Switch, e chi se lo lasciò sfuggire all’epoca (errore) adesso non avrà più scuse.
Saltellando in Super Mario 3D World
Da quando la Casa di Kyoto ha iniziato a muovere i primi passi nella terza dimensione, parliamo quindi della seconda metà degli anni ’90 (il primo episodio in 3D fu Super Mario 64, che potete rigiocare sempre su Switch in HD nella collector mariesca Super Mario 3D All-Stars), gli sviluppatori nipponici alla guida di Shigeru Miyamoto hanno provato via via ad affinare la formula di gioco per farla assomigliare sempre più ai vecchi platform 2D di una volta.
Anche qui Super Mario 3D All-Stars può corrervi in aiuto: giocando in rapida successione ai tre titoli contenuti si può notare come, mentre Super Mario Sunshine si limitava a ripresentare una formula espansa del vecchio SM64, Super Mario Galaxy facesse già storia a sé e proponesse un gameplay più lineare e guidato. Insomma, si poneva in quel solco che porta i capitoli tridimensionali a sposarsi con i vecchi platform bidimensionali.
Il lavoro di lucidatura e smussatura delle meccaniche di gioco non è mai finito, nei laboratori di Nintendo, arrivando a dar vita, nel 2011, a Super Mario 3D Land per 3DS e, nel 2013, a Super Mario 3D World per Wii U. E Super Mario 3D World + Bowser’s Fury ne è appunto il remake in alta definizione. La riproposizione di un platform che non è invecchiato di un solo giorno, tanto sono numerose e folli le idee che caratterizzano i singoli livelli.
Super Mario 3D World + Bowser’s Fury è oggi come allora un piccolo capolavoro di level design, raffinato a tal punto da soddisfare tanto i giocatori alle prime armi, che con il travestimento di Maio Gatto avranno diverse abilità in più quando il gioco si fa duro, quanto chi scorrazza nel Regno dei Funghi dall’infanzia. Ogni livello è un piccolo microcosmo a sé: le mappe dei mondi pescano dalle ambientazioni più canoniche (neve, deserto, luna park, verdi praterie…), ma i singoli stage fanno ciò che pare a loro.
In uno si corre persino in una riedizione della primissima pista del primissimo Super Mario Kart. E giù di lacrimoni, ma pure di risate. Sì, perché se Super Mario 3D World + Bowser’s Fury è uno strepitoso collage di idee: nel calderone Nintendo ha buttato dentro pure la possibilità di affrontarlo con altri 3 amici che lo rende ora una indiavolata corsa contro tutti, ora una sorta di riedizione di Super Smash Bros.
Quando Bowser s’incavola
Non vi sarà sfuggito quel “+ Bowser’s Fury” che fa capolino nel titolo. È la nuova modalità che Nintendo ha pensato di aggiungere per giustificare magari un nuovo acquisto del gioco da parte di chi possegga già l’originale. Si tratta infatti di una mini avventura totalmente inedita che esplora meccaniche di gioco e livelli differenti rispetto a Super Mario 3D World. In Bowser’s Fury ci si aggira in un open world che richiama la struttura di Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Odyssey, senza vincoli dati da una prospettiva quasi isometrica.
In realtà i livelli, che poi sono le tante isolette di un medesimo arcipelago (lo Sgattaiolago, ehr…), sono comunque piccini e vincolati, ma invogliano maggiormente all’esplorazione. Essenziale, per rivenire i Solegatti, equivalenti miciosi delle vecchie Super Star o Soli Custodi dei capitoli passati. La vera novità sta nel fatto che Bowser, avvelenato da una sostanza vischiosa che lo ha reso titanico, di tanto in tanto fa comparsa nel livello e partirà una boss battle di dimensioni ciclopiche, parecchio filmica.
Anche Super Mario potrà diventare gigante a sua volta: il massimo del trash lo si raggiunge agguantando il power up che trasforma l’idraulico in una sorta di enorme micio super sayan. Per farlo però prima occorre rinvenire almeno 5 Solegatti in una stessa locazione che sbloccano la Giga Campana utile a trasformarvi in Giga Mario Gatto (sì, il lockdown deve proprio aver fatto male ai ragazzi di Nintendo…). Sulle prime è adrenalinico, ma in realtà ben presto si scopre che Bowser’s Fury non presenta la medesima attenzione per i dettagli di Super Mario 3D World, fino ad apparire accessorio, quasi una appendice posticcia.
Anzitutto, le interruzioni di Bowser sono troppo frequenti: dovrebbero mettervi ansia, invece spazientiscono e basta. In secondo luogo, lo scontro, che dovrebbe essere il clou di pathos, epica e dramma, è una riedizione dei vecchi duelli, con in più la differenza che Giga Mario è lentissimo, ma questo non trasmette potenza, solo impaccio. Spiace anche notare che si combatte tra i livelli, come Godzilla e altri mostri improponibili facevano fra i grattacieli di Tokyo, ma nessun elemento dello scenario sia distruttibile. Certo, quello scenario poi vi servirà per continuare a collezionare Solegatti, ma sarebbe bastato ripristinare tutto una volta messo KO il lucertolone.
Sbavature a parte, Super Mario 3D World + Bowser’s Fury è un titolo divertentissimo e incredibile, soprattutto se avrete occasione di affrontarlo con amici e parenti ( Super Mario 3D World può essere giocato in 4, Bowser’s Fury è in 2). Il level design è freschissimo ancora oggi (incredibile, per un titolo uscito nel 2013), così come la direzione artistica.
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Chi non lo ha giocato ai tempi deve correre a rimediare. Più difficile, invece, è rispondere alla domanda se chi lo ha già sul proprio Wii U debba prenderlo solo per Bowser’s Fury. Personalmente direi di no, perché, per quanto carina, è una modalità laterale che non dura nemmeno troppo (una decina d’ore). Una volta tanto i fortunati sono insomma coloro che mancarono l’originale nel 2013: avranno per le mani un ottimo pacchetto, con due titoli invece di uno.