La prima sfida di Pioppo riguarda la filiera della frutta secca: mandorle, nocciole e noci un patrimonio che va protetto. Un’eccellenza italiana composta da aziende di piccole dimensioni, spesso a conduzione familiare, che lavorano con metodi legati alla tradizione, ai riti e alla cultura dei luoghi
Pioppo nasce nel 2019 dall’intuizione dei quattro founder Carmelo, Valeria, Luca e Simone, obiettivo “raccogliere” e valorizzare i prodotti di qualità delle terre d’Italia. La prima sfida riguarda la frutta secca: mandorle, nocciole e noci sono un’eccellenza italiana e Pioppo ricerca zone importanti del nostro patrimonio agricolo come la Sicilia, la Campania, il Piemonte, regioni in cui queste coltivazioni sono radicate nella cultura di quelle terre, le conoscenze vengono tramandate di generazione in generazione e la produzione avviene secondo i ritmi della natura e i metodi rispettosi dell’ambiente.
Pioppo, la startup che rispetta i ritmi della natura
La startup Pioppo nasce nel 2019 da un’idea di Carmelo Vella, giovane laureato in Economia. Carmelo di origini siciliane, ha avuto modo di osservare sin da bambino i suoi nonni prendersi cura del campo di mandorle di famiglia, di seguire tutti i processi relativi alla mandorlicoltura e di conoscere anche il valore nutrizionale e i buoni effetti della mandorla sulla salute della persona.
Dopo attenti studi sulla qualità dei prodotti italiani e aver rilevato che nei nostri supermercati le mandorle (e non solo) sono prevalentemente di origine estera, Carmelo decide di dar vita a Pioppo insieme a Valeria Lesma, Luca Danese e Simone Becchetti, tutti accomunati dalla passione per le tradizioni e la qualità dei prodotti italiani e dall’impegno per un futuro più sostenibile.
La loro prima sfida riguarda la frutta secca. Ogni anno in Italia vengono prodotti oltre 500.000 quintali di frutta secca, ma nei supermercati è esposta sugli scaffali prevalentemente frutta secca importata proveniente dall’estero California, Spagna, Turchia. Il dominio dei prodotti esteri dipende dai prezzi più competitivi. Tali prodotti infatti vengono coltivati con metodi intensivi ed estensivi poco attenti all’ambiente e con l’uso massiccio di fertilizzanti e pesticidi per ottimizzare e aumentare la produzione.
La filiera della frutta secca in Italia, un’eccellenza da custodire
La filiera della frutta secca in Italia è molto attenta all’ambiente e ai ritmi della natura. È composta principalmente da aziende di piccole dimensioni, spesso a conduzione familiare, che lavorano con metodi legati alla tradizione, ai riti e alla cultura dei luoghi. La qualità dei prodotti è eccellente ma i coltivatori diretti non hanno una fitta rete commerciale, vendono i loro frutti a grossisti locali e la presenza poi di numerosi intermediari fa salire il prezzo della frutta secca che è più alto rispetto a quella proveniente dall’estero.
La strategia di Pioppo e la commercializzazione dei prodotti
Ricercare zone importanti del nostro patrimonio agro-alimentare, la Sicilia, la Campania, il Piemonte, dove queste coltivazioni sono radicate nella cultura di quelle terre, le conoscenze vengono tramandate di generazione in generazione e la produzione avviene secondo i ritmi della natura e i metodi rispettosi dell’ambiente.
Creare una rete di coltivatori locali e unire sotto la propria gestione tutte le fasi del processo produttivo dalla produzione alla commercializzazione.
Ottenere frutti di qualità eccellente, dal sapore intenso e ricchi di proprietà nutrienti e benefiche per l’organismo.
Sviluppare il commercio della frutta secca italiana e sensibilizzare i consumatori all’acquisto di prodotti agricoli provenienti dalla nostra terra.
Sono questi i quattro pilastri della startup Pioppo su cui verte la sua strategia.
Sul sito e-commerce di Pioppo si possono acquistare mandorle, noci e nocciole in confezioni sostenibili dal formato di 25 grammi, dose raccomandata per uno snack giornaliero sano e nutriente. Pioppo è presente anche su Instagram e Facebook con aggiornamenti, informazioni, consigli e ricette molto gustose.