Tra gli investitori entra Kitchen Fund, il fondo americano che ha finanziato SweetGreen
Miscusi, catena di ristoranti che aveva già conquistato Milano e altre cinque città italiane, annuncia un ulteriore round di finanziamento da 20 milioni guidato da MIP, fondo di venture capital, con il sostegno dell’americana Kitchen Fund, già investitore di numerose realtà del comparto alimentare come SweetGreen.
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L’aumento di capitale si aggiunge ai 5 milioni di euro raccolti durante i primi tre anni di vita che hanno visto la startup crescere da 1 a 11 milioni di euro in 30 mesi. Una operazione che arriva in un momento cruciale per la ristorazione, in piena ripartenza post Covid dopo un anno di chiusure e aperture a singhiozzo. Attualmente, fanno sapere dalla realtà di Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese, classe 1989, è in corso il primo progetto sperimentale di agricoltura rigenerativa che, a differenza delle pratiche di monocoltura, si concentra sul ripristino e l’arricchimento del terreno che contribuirà così alla riduzione delle emissioni di gas serra.
“La pasta unisce è sempre stato uno dei nostri motti, ma il Covid ci ha obbligato a dividerci. Un boccone amaro, una digestione molto faticosa. Abbiamo reagito concentrandoci sul futuro, convinti che il 2020 avrebbe lasciato in tutti noi una maturità superiore, capace di riconnetterci con la natura, con noi stessi e con il cibo che mangiamo”, ha spiegato Cartasegna, Ceo e fondatore di Miscusi. “I nostri stakeholder, shareholder inclusi, condividono e supportano la nostra missione, lo hanno sempre fatto e non hanno smesso di crederci nonostante un anno così complicato, grazie. Siamo rimasti in silenzio, abbiamo lavorato tanto, forse come mai prima, ora siamo pronti a riaprire le nostre porte e accogliervi per sederci a tavola e condividere un viaggio fantastico che ha bisogno di tutti noi, uniti per un futuro felice”, ha aggiunto.