L’acquisizione di Spinup da parte di CloudCare permette di realizzare diverse sinergie tra la prima, focalizzata soprattutto sulla fase iniziale di generazione di prospect e la seconda, specializzata nei processi end to end delle vendite sul web
La startup napoletana Spinup – prima media tech company italiana attiva nel campo della lead generation fondata nel 2017 dall’imprenditore Antonio Romano – è stata acquistata al 100% da CloudCare, azienda con sede a Novara leader nei servizi di digital sales e digital care tech-enabled guidata da Andrea Conte e partecipata dal fondo di investimento internazionale Investcorp. Confermato Antonio Romano come AD e l’intera squadra di management.
Blue Ocean Finance, società di consulenza strategica e finanziaria specializzata nella crescita di PMI e startup, ha seguito l’intera operazione di vendita.
L’operazione di exit
L’operazione di exit permette di realizzare diverse sinergie tra Spinup, focalizzata soprattutto sulla fase iniziale di generazione di prospect e CloudCare, specializzata nei processi end to end delle web sales. Più in particolare, Spinup ha chiuso il 2020 con un fatturato che supera i 4 milioni di euro e ha registrato un CAGR del 127% nel triennio 2018-2020. Solo l’anno scorso ha triplicato i ricavi rispetto agli 1,47 milioni di euro del 2019, confermando il trend di rapido sviluppo avuto fin dalla sua fondazione. L’exit per i fondatori avviene a soli 4 anni dalla costituzione dell’azienda e garantisce continuità nella gestione, con Antonio Romano che continuerà a guidare Spinup nel ruolo di Amministratore Delegato e la conferma dell’intera squadra di management, con l’obiettivo di proseguire il percorso di crescita avviato da Spinup e dare attuazione al piano industriale per gli anni a venire.
L’acquisizione di Rewave
Di rilievo nel percorso di affermazione sul mercato di Spinup è stata l’acquisizione di Rewave. Quest’operazione ha permesso di aumentare il peso della tecnologia all’interno dell’azienda e la costruzione di asset finalizzati allo svolgimento dell’attività riguardante il core business. Il rapido percorso di crescita, determinato dall’utilizzo consolidato di tecnologie proprietarie, ha richiesto il coinvolgimento di un advisor e ha portato l’azienda ha rivolgersi a Blue Ocean Finance per l’individuazione della strategia finanziaria e di sviluppo. In quest’ultima fase il team di Blue Ocean Finance, guidato da Stefania Esposito affiancata da Luca Guerrasio e Simone Panin, ha supportato Spinup curando la due diligence fiscale e finanziaria e la negoziazione delle condizioni dell’exit fino alla conclusione degli accordi vincolanti.
Le dichiarazioni dei protagonisti
“Durante la crescita dirompente dell’azienda è stato importante avvalersi del supporto di Blue Ocean Finance per individuare diverse opzioni finanziarie e massimizzare il valore aziendale. Una volta scelto di intraprendere il percorso di exit, il team di Stefania Esposito ha saputo individuare i nostri interessi e ha gestito la negoziazione con Cloud Care in modo proficuo e bilanciato per tutte le parti coinvolte. Aver avuto dei professionisti dedicati all’operazione ci ha permesso di rimanere concentrati su quello che facciamo meglio, continuare a far crescere il nostro business”, dichiara Antonio Romano, CEO & Founder di Spinup.
“Il lavoro sulla preparazione finanziaria effettuato a monte ha permesso a Spinup di valutare sia round di equity che percorsi con banche d’affari, scegliendo infine di focalizzarsi su operazioni di exit. Vediamo un grande potenziale nel panorama delle exit delle startup italiane e siamo determinati nel continuare a supportare gli imprenditori nel compiere questo grande e delicato passo. Riteniamo che un buon management team e una strategia finanziaria ben pensata possano davvero fare la differenza nelle tempistiche e condizioni dell’operazione”, commenta Stefania Esposito, Partner di Blue Ocean Finance, sull’operazione seguita.
Giuliano Gigli, CEO di Blue Ocean Finance aggiunge: “Chiudiamo così la terza exit negli ultimi 8 mesi per un valore complessivo di 25 milioni di euro. L’attività di advisory ha contribuito in maniera significativa alla massimizzazione del valore riconosciuto alle aziende, con un impatto rilevante sul prezzo e le condizioni complessive dei deal. Nel trend di avvicinamento di grandi realtà della finanza strutturata all’economia reale italiana, la scelta sulle acquisizioni ricade su società solide e, soprattutto, pronte ad essere acquisite grazie a una preparazione che richiede tempo e competenze”.