Il Pnrr potrebbe avere un ruolo determinante. Tante le sfide sul fronte della cyber-sicurezza. Tutti i numeri del Report di Anitec-Assinform
Il mercato digitale italiano continua la sua ripresa ed è previsto in aumento al termine dell’anno in corso (+5,5% rispetto al 2020). Tutti i comparti faranno registrare un segno positivo ad eccezione del segmento dei Servizi di Rete. Nei prossimi tre anni (2022-2024) continuerà ad aumentare il volume d’affari del digitale, grazie anche all’impatto positivo delle risorse e delle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un ruolo importante per la transizione digitale dell’Italia sarà svolto dal settore della Cybersecurity, al quale il Rapporto dedica un’ampia sezione. È quanto si legge nel report “Il Digitale in Italia 2021. Previsioni 2021-2024 e Policy” sul mercato digitale italiano, a cura di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT.
Il mercato digitale in Italia nel primo semestre 2021 è stato caratterizzato da una ripartenza degli investimenti ICT, che avevano invece fatto registrare una contrazione nel primo semestre dello scorso anno a causa dell’emergenza pandemica. Il mercato digitale nel primo semestre del 2021 si è attestato a 36.069 milioni di euro (+5,7% rispetto al primo semestre 2020). In crescita il comparto dei Dispositivi e Sistemi (9.836 milioni di euro, +11,9%), quello dei Software e Soluzioni ICT (3.653 milioni di euro, +8,2%), dei Servizi ICT (6.431 milioni di euro, +8%) e dei Contenuti e Pubblicità Digitale (6.513 milioni di euro, +9,2%). I Servizi di Rete hanno invece registrato un’ulteriore contrazione (9.636 milioni di euro, -4,1%).
Per quanto riguarda le dinamiche della seconda metà del 2021, tutti i comparti (ad eccezione dei Servizi di Rete) sono previsti in crescita e con un trend in miglioramento rispetto alle previsioni pubblicate lo scorso luglio. Tra le maggiori differenze rispetto alle previsioni di luglio si evidenziano: un aumento dei Dispositivi e Sistemi grazie alla crescita maggiormente sostenuta nei segmenti degli apparecchi TV, dei personal computer e dei device mobili; una crescita ulteriore del segmento software per effetto del processo di accelerazione della digitalizzazione in tutti i comparti; una previsione in aumento dei contenuti digitali a causa soprattutto delle maggiori crescite registrate nel segmento del Digital Advertising.
Sulla base di queste considerazioni, si prevede che il mercato digitale si attesti a 75.410 milioni di euro nel 2021 (+5,5% rispetto al 2020). Per il triennio 2022-2024 si prevede che la crescita continui portando il mercato a 79.286 milioni di euro (+5,1%) nel 2022, a 83.270 milioni di euro (+5%) nel 2023 e a 87.328 milioni di euro (+4,9%) nel 2024.
Nel triennio 2022-2024, i principali driver tecnologici continueranno a essere i Digital Enabler, che già negli ultimi anni hanno dato un forte impulso al mercato digitale: Cloud Computing, Big Data, Intelligenza Artificiale, IoT, Cybersecurity.
La seconda sezione del Rapporto è dedicata al tema della Cybersecurity. Si registrano infatti attacchi di natura informatica in continua crescita, sia in termini numerici sia per quanto riguarda i danni economici causati a soggetti pubblici e aziende private. Questa tendenza è influenzata dalla diffusione dello smart working e dall’accelerazione della transizione verso il cloud. Di fronte a questi rischi, le aziende hanno cominciato ad attrezzarsi per contrastarli, organizzandosi internamente e adottando particolari misure.
Alla luce di tale situazione la spesa complessiva destinata a prodotti e servizi in ambito Cybersecurity si prevede che giunga a 1.393 milioni di euro a fine 2021, con una crescita del 12,4%, più elevata rispetto a quella stimata per il mercato digitale nel suo complesso. Anche nel prossimo triennio ci si attende una dinamica in aumento, con un tasso di crescita medio annuo del 13,1% e una spesa che supererà i 2 miliardi di euro nel 2024. Sul piano normativo e istituzionale si registrano inoltre innovazioni come la recente nascita dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.