La tecnologia non chirurgica e non invasiva di Keyron contro le malattie metaboliche punta allo sbarco sul mercato dopo il completamento degli studi preclinici e clinici. l progetto della startup anglo-italiana è stato pubblicato su Lancet EBioMedicine
Quasi 400 milioni di persone nel mondo soffrono di diabete e obesità. Un problema finora gestito con tecniche invasive e rischiose (la cosiddetta ‘chirurgia metabolica’) per il quale si aprono adesso nuove prospettive grazie alla tecnologia sviluppata da Keyron, una startup biomedicale entrata a far parte del portfolio del Venture Capital operativo LIFTT. L’ascensore di imprese torinese guidato da Stefano Buono ha stanziato un investimento di 510 mila euro per completare i test preclinici ed accelerarne l’ingresso sul mercato: l’obiettivo è quello di proporre un’alternativa alla chirurgia bariatrica, una tecnica molto invasiva spesso rifiutata dai pazienti per il rischio elevato di complicazioni e danni collaterali, compresa la morte. Il finanziamento consentirà di testare il device – attualmente in fase di sviluppo negli USA – su animali di grande taglia. L’innovazione di Keyron – interamente coperta da brevetto – ottiene i benefici dell’operazione chirurgica, senza i rischi connessi. Un medical device infatti, inserito con endoscopia, induce gli stessi effetti del bypass gastrico su diabete e obesità ma senza l’intervento chirurgico. Una rivoluzione rispetto all’offerta dei competitor:
Sleevebaloon
Keyron propone infatti lo “Sleevebaloon”, un device dal design innovativo che consente un bypass non invasivo a livello duodenale, che supera l’intestino piccolo riuscendo a normalizzare il diabete e ridurre sensibilmente l’obesità grazie agli enormi benefici metabolici. Una scoperta pubblicata su una rivista del Gruppo Lancet, EBioMedicine, con un impact factor maggiore di 5. Lo studio preclinico ha dimostrato come lo Sleevebaloon induca una normalizzazione completa del diabete ed una riduzione del peso equivalenti agli effetti della chirurgia bariatrica. Un attestato che premia anche la qualità del team di lavoro di Keyron, un gruppo capace di attirare a sé i key opinion leader mondiali del settore e quindi di disporre già in partenza di un network importante di riferimento. A guidarlo è il CEO e Chairman Dr Giorgio Castagneto Gissey, italiano ma con un cursus honorum di alto profilo conseguito nel Regno Unito. Keyron ha sviluppato infatti un know-how che va oltre il device: una vera e propria technology platform che replica le tre chirurgie metaboliche più diffuse.
Una soluzione concreta a patologie di grande impatto sociale
Il CEO di LIFTT, Giovanni Tesoriere ha spiegato le motivazioni alla base dell’investimento: “Keyron propone una soluzione concreta a patologie di grande impatto sociale. Siamo rimasti colpiti dai plus che differenziano la sua proposta da quella dei competitor: in primis, il design del device, che è probabilmente l’aspetto di maggior impatto in quanto riunisce tutte le caratteristiche positive dei device ad oggi sul mercato, senza il deficit di efficacia che li rende svantaggiosi rispetto alla chirurgia metabolica. Un altro punto rilevante è il fatto che consente di intervenire in sicurezza e contemporaneamente sia sul diabete che sull’obesità. Si tratta di innovazioni dal grande potenziale e che, in linea con la nostra vision, grazie a questo investimento ci consentiranno presto di aprire un’entità italiana della società. Del resto, si tratta di una tecnologia sviluppata all’estero, ma con una forte correlazione con l’Italia: oltre ai suoi fondatori, il team è in gran parte italiano ed il primo studio è stato condotto nei laboratori dell’Università Cattolica di Roma”.
Soddisfazione anche da parte di Giorgio Castagneto Gissey: “Keyron nasce in UK alla fine del 2016 con l’obiettivo di sviluppare un medical device per il trattamento del diabete. Si tratta di un prodotto che ci posiziona in un mercato affollato ma caratterizzato da numerosi fallimenti e la mancanza di un vero market leader. Come dimostrato tramite i nostri studi animali, lo Sleeveballoon è in grado di riprodurre gli stessi benefici della chirurgia metabolica, principalmente la normalizzazione del diabete. Dato il design del device, questo vuol dire che abbiamo potenzialmente un trattamento ben più sicuro della chirurgia metabolica e sostanzialmente più efficace e sicuro degli altri device nel settore”.