Lenovo annuncia i risultati trimestrali, con conti che fanno felici dirigenti e investitori. E sono anche il segnale di un’evoluzione del modello perseguito dalla multinazionale
Per la prima volta Lenovo ha accumulato un fatturato da oltre 20 miliardi di dollari in un singolo trimestre: un traguardo simbolico che testimonia l’impegno dell’azienda nel perseguire una crescita significativa che dovrebbe culminare in un raddoppio degli utili entro 36 mesi, ma che allo stesso tempo acquisisce maggior valore alla luce dell’impegno preso da Lenovo nel differenziare il proprio business. Un impegno che si traduce nell’allargare l’offerta a servizi perfetto complemento all’hardware che da sempre l’azienda produce e vende con successo, e che oggi se possibile diventa ancora più cruciale per abbracciare l’intero ecosistema davvero vasto di cui è composta: dai laptop ai tablet, dagli smartphone agli smart device, ci sono nuove esigenze e funzionalità che gli utenti richiedono e che occorre a tutti i costi soddisfare.
Lenovo a 360 gradi
In un certo senso, Lenovo ha già messo nero su bianco questo suo proposito e sta già perseguendo questo obiettivo: il lancio dell’iniziativa Lenovo360 avvenuto a inizio 2022 è servito proprio a mettere in chiaro ai suoi partner quale sia la strategia da perseguire nel medio periodo, superando il concetto di semplice vendita del “ferro” e allargando la visione a molto più che quanto troviamo dentro lo chassis di un PC. “Lenovo 360 è un progetto che sta dando i primi riscontri – spiega a StartupItalia Emanuele Baldi, Executive Director Lenovo Italia – I clienti capiscono il nostro sforzo per cercare di rispondere alle loro esigenze: noi abbiamo deciso di seguire a nostra volta il loro cambiamento, accanto all’hardware abbiamo iniziato fornire servizi e abbiamo creato la nuova divisione SSG (Solutions & Services Group, ndr) proprio per questo”.
Ciò che è ancora più significativo, prosegue Baldi, è in un certo senso dare per assodato che se sul piano tecnico Lenovo sia comunque sempre in grado di fornire un dispositivo sempre all’avanguardia della tecnica, per offrire un pacchetto completo sia indispensabile disegnare uno o più servizi correlati che soddisfino le esigenze più vaste che il cambio di abitudini (non solo legato alla emergenza pandemica) sta facendo emergere in questi anni. E per fare questo, l’unica strada percorribile è quella di un’ecosistema aperto: “In questo momento vediamo davanti a noi un’opportunità unica di unire device, servizi e soluzioni dal pocket fino al cloud – gli fa eco Alessandro de Bartolo, Country Leader Infrastructure Solutions Group – E se la nostra strategia consiste nel fornire il miglior servizio possibile ai clienti, non possiamo non pensare di collaborare con i nostri partner e integrare le loro migliori soluzioni nel nostro pacchetto”.
Accanto a questo c’è anche la questione dello scenario che sta oggettivamente cambiando un po’ le carte in tavola per quanto attiene i desiderata del cliente (sia esso consumer o professionale): sempre Baldi cita i numeri emersi dalla ricerca condotta da Lenovo assieme a Censis che ha evidenziato come ci siano circa 12,5 milioni di italiani che ancora faticano a tenere su dispositivi separati le attività personali e quelle lavorative (per scelta o meno). Per questo il dispositivo che abbiamo tra le mani deve evolversi, e in questo senso Lenovo ha in testa diverse strade da battere per offrire prodotti sempre più “adattabili, sempre connessi, sempre protetti”: Baldi parla proprio di impegno Lenovo nel “guidare il cambiamento, guidare questa tendenza per non rispondere solamente alle esigenze attuali, offrendo soluzioni hardware e software che cambieranno il modo in cui usiamo il PC”.
In questo senso acquista maggior peso anche il lavoro svolto per proseguire nell’integrazione di Motorola all’interno della struttura Lenovo: “Fino a qualche mese fa operavamo come un’entità totalmente indipendente: oggi siamo a tutti gli effetti una divisione Lenovo – dice a StartupItalia Carlo Barlocco, Executive Director Mobile Business Group – con cui dividiamo funzioni e la gestione operativa, e lavoriamo per integrare le nostre offerte per offrire un’esperienza unica al nostro cliente finale”. Un impegno doppio: da un lato è indispensabile uniformare la comunicazione e la qualità del servizio offerto, dall’altra ci dice sempre Barlocco si lavora anche a integrare soluzioni hardware e software in quello stesso ecosistema comune di cui parlavamo poco fa. Con l’obiettivo di far riguadagnare rilevanza al marchio Motorola anche in Europa, e contribuire in modo significativo ai conti record riportati da Lenovo.
I numeri del Q3 2022 di Lenovo
Una trimestrale decisamente da ricordare quella appena chiusa da Lenovo: per il sesto trimestre consecutivo viene messa a segno una crescita dell’utile netto, e il fatturato ha toccato quota 20,1 miliardi di dollari per la prima volta in un intervallo di 90 giorni e corrispondente a una robusta crescita del 17 per cento rispetto allo scorso anno. Numeri così importanti da aver di fatto promosso il titolo Lenovo nell’Hang Seng Index, l’indicatore di riferimento per la Borsa di Hong Kong.
Molto bene la divisione Solutions and Services, con ricavi in crescita del 25 per cento (anno su anno) e che arriva a rappresentare il 7,1 per cento dei ricavi complessivi dell’azienda: un’ottima prospettiva visto che questo mercato è previsto in forte ascesa nei prossimi anni, anche grazie alle nuove abitudini di lavoro remoto e nomadico che si stanno imponendo in questi mesi. Ancora meglio la divisione Infrastructure Solutions, con ricavi in crescita del 19 per cento YoY e la ritrovata redditività, ma soprattutto un trend di crescita superiore a quello del mercato di riferimento nel suo complesso: si tratta in questo caso di prodotti e servizi capaci di impattare su tutte le tipologie di clientela Lenovo, dunque ricopre e ricoprirà un ruolo cruciale per i piani di sviluppo futuri dell’azienda.
Bene, benissimo vanno anche i PC e tutti gli altri device: crescita dei ricavi +16%, crescita della redditività +21%, sugli scudi le workstation e i PC per il gaming e un buon contributo offerto anche dagli smartphone (è il segmento che cresce di più in termini percentuali). Ci sono poi gli smart device, come quelli per la collaborazione digitale, che crescono anch’essi in modo convincente. Per fare ancora di più, in questo settore Lenovo fa sapere di voler rinnovare ulteriormente il proprio impegno per la sostenibilità del business, oltre ovviamente a continuare a investire in R&D che solo il questo trimestre ha visto un incremento di ben il 38 per cento. “Ancora una volta, abbiamo dimostrato che l’innovazione, la strategia di trasformazione e la solida esecuzione di Lenovo – ha dichiarato alla stampa il CEO e presidente di Lenovo, Yuanqing Yang – possono fornire costantemente aumenti di redditività sostenibili per il futuro”.