Siete disposti a mollare tutto per diventare l’apprendista segreto di Darth Vader?
Uscito originariamente 14 anni fa su PlayStation 2, PlayStation 3, Wii, Xbox 360 e approdato perfino su iOS, telefoni cellulari oltre alle console portatili N-Gage, Nintendo DS e PlayStation Portable, meglio noto qui in Italia come STAR WARS: Il potere della Forza, il gioco appena arrivato su Nintendo eShop seppe catalizzare l’hype di moltissimi appassionati, tanto da piazzare globalmente qualcosa come sette milioni di copie, diventando il titolo del brand più venduto e aggiudicandosi pure un sequel. Dopo circa tre lustri, STAR WARS The Force Unleashed torna su Nintendo Switch, per opera ancora una volta di Aspyr, software house texana che sta curando tutti i remake.
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STAR WARS The Force Unleashed, meglio diventare Jedi o Sith?
Al pari degli ultimi rifacimenti recentemente approdati su console Sony e Nintendo, anche STAR WARS The Force Unleashed (che al momento pare essere esclusiva Switch) non cambia di una virgola motore grafico e sinossi, per ripresentare una esperienza di gioco quanto più possibile affine all’originale.
Dal punto di vista tecnico, l’originale, benché già nel 2008 presentasse evidenti limiti, sapeva essere spettacolare ed era dotato di un taglio piuttosto cinematografico. Del resto Haden Blackman, producer del gioco, interpellò a più riprese il buon George Lucas, anche perché STAR WARS The Force Unleashed si prefiggeva il non facile obiettivo di esplorare parti della trama inedite rispetto all’esalogia arrivata all’epoca nei cinema, riempiendo alcuni buchi narrativi tra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza.
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Quello che creò aspettative molto alte attorno al prodotto fu il fatto che venne presentato come un gioco in grado di conferire al giocatore una libertà pressoché totale, plasmando secondo il proprio gusto le sorti Starkiller, l’apprendista segreto di Darth Vader, addestrato per dare la caccia e annientare i Jedi, mentre viaggiava per diversi pianeti iconici, come Cloud City e il pianeta nativo degli Wookiee, Kashyyyk, il rigoglioso e primordiale Felucia o il decadente Raxus Prime.
In realtà, si trattava di un action – adventure (con una spolverata di elementi ruolistici, che riguardavano l’implementazione dei propri poteri Sith) piuttosto classico ed eterodiretto, dove le possibilità di scegliere da che parte stare si contavano sulle dita di una mano. In compenso, ciò che STAR WARS The Force Unleashed conferiva realmente al giocatore era la sensazione di potenza estrema data dalla possibilità di scatenare i propri poteri ultraterreni, su nemici e parti delle ambientazioni (purtroppo solo minimamente distruttibili).
Fin dai primi istanti di gioco, in cui si controlla Darth Vader, si ha modo di intendere cosa significhi dare fondo alla Forza che solo un Sith può scatenare, attingendo all’odio. Difficile, dopo averlo provato, decidere di percorrere la retta via che porta a diventare uno Jedi.
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Resta comunque il fatto che, oggi come allora, poteri e spade laser potranno essere mossi agitando, anche casualmente, i Joy Con del Nintendo Switch. Nel 2008 era prerogativa della versione per Nintendo Wii. Noi preferiamo i controller tradizionali, molto più accurati e affidabili, soprattutto nelle sfide con boss e mini boss, i soli a rappresentare un vero ostacolo sul nostro cammino di massacratore di Jedi.
STAR WARS The Force Unleashed include anche la Modalità Duello che consente di sfidare, in locale, un proprio amico o un famigliare, scegliendo tra i 27 personaggi iconici, in battaglie atte a determinare chi sia lo Jedi più potente della galassia. Tecnicamente, qua e là, il titolo avrebbe avuto bisogno di un maquillage più approfondito, soprattutto nella cura dei modelli poligonali e nelle loro animazioni, ma resta comunque un adventure godibile e divertente, non troppo impegnativo e nemmeno profondo, insomma, per tutti, ma soprattutto per i fan dei Ribelli… o dell’Impero.