Almeno nei videogiochi i treni arrivano in orario
Sviluppato dalla startup Flazm, che vede collaborare tre sviluppatori dell’Est Europa: Alexey Davydov, Sergey Dvoynikov e Timofey Shargorodskiy, Train Valley all’apparenza potrebbe sembrare un gestionale, di quelli anche piuttosto seri, ma nella reatà dei fatti…
Train Valley, che treno arriva in stazione?
Nella realtà dei fatti, si diceva, Train Valley strizza l’occhio maggiormente ad altri generi, a iniziare dai puzzle game. Di fatto, lo scopo del gioco è disegnare prima il tracciato ferroviario, quindi gestirne il traffico, accertandosi che i convogli in movimento non si scontrino tra loro.
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Ci sono tutta una serie di richieste aggiuntive che, a seconda del livello, andranno necessariamente soddisfatte, come per esempio, evitare di distruggere nella fase della creazione strutture che superino un determinato importo, la necessità che un treno prima di arrivare alla stazione finale abbia incassato un tot prefissato di soldi o l’obbligo di immettere lungo i binari un numero crescente di convogli senza finire in bancarotta (che equivale al game over).
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Si parte insomma ossessionati che il treno corretto arrivi alla stazione giusta e si finisce zampettando da un convoglio all’altro, costretti a rispettare orari e richieste via via sempre più pressanti.
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Ed è allora che emerge, prepotente, la vera natura puzzle game di Train Valley che vi spingerà a rigiocare i medesimi livelli solo per migiorare le vostre performance. Detta così sembra poca cosa, in realtà questa produzione indipendente riesce a calamitare a sé per intere giornate.
Si gioca in quattro differenti ambientazioni, nell’Europa del 1830 fino al 1980, nell’America del Far West e degli Anni ’60 del secolo scorso (1840–1960), nella Russia di fine Ottocento e nella URSS fino al 1980 e nel Giappone di inizio 1900 o del periodo moderno, coi velocissimi treni proiettile, ma che si tratti di costruire le ferrovie della Corsa all’Oro del 1849, o nel bel pieno della Seconda Guerra Mondiale, della Guerra Fredda, o nelle imminenze del lancio della prima missione spaziale con equipaggio Vostok 1, in realtà cambia ben poco, solo lo scenario. E questo è forse il solo difetto importante del gioco: l’assenza di una varietà di fondo che spinga il macchinista dal non scendere dal treno… in corsa.