Il più iconico tra i videogiochi di basket è tornato. Come gira su next gen?
Ci sono tanti modi per iniziare a divertirsi con il nuovo capitolo di NBA 2K23, ultimo della saga targato Visual Concepts per gli appassionati della pallacanestro su tutte le console. Noi lo abbiamo provato sulla next gen di Xbox, scartando una delle modalità più attese: mancavano da 12 anni le Jordan Challenge, un libro di storia tutto da scoprire (e giocare), sfogliando 15 delle pagine più brillanti della carriera dello sportivo – possiamo dirlo? E diciamolo – più talentuoso della storia. Si comincia con un antipasto niente male, mentre assistiamo alla gara 6 a Salt Lake City, tra Chicago Bulls e Utah Jazz. Quel tiro che molti in Italia si ricordano per l’acclamazione ripetuta più volte da Flavio Tranquillo (“Michael Jeffrey Jordan!”) viene offerto attraverso un QTE, in cui basta cliccare X per scrivere la storia. Il resto, lo sapete, è leggenda. Scopriamo di più nella nostra recensione di NBA 2K23.
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Rispetto alla precedente edizione abbiamo apprezzato una maggiore tolleranza nel tiro a canestro. Ci spieghiamo: dosando la precisione del nostro tiro con la classica barra, non è così difficile fare ciuf e i cestisti provetti avranno ampio margine per farsi carica e alzare l’asticella delle proprie prestazioni. Il roster di giocatori e squadre è di primo livello, con una ricchezza che spazia dalla lega maschile a quella femminile. Considerate anche di aver a disposizione i campioni di generazioni passate, nelle squadre che hanno segnato la storia della più importante lega di basket professionistico al mondo.
Nel giorno del rilascio abbiamo registrato un review bombing su Steam, che ha riguardato la versione PC di NBA 2K23. Il problema deriva dal motore old gen sul quale è basato il capitolo e che avrebbe scontentato una fetta di giocatori, desiderosi di trovare qualcosa di nuovo nel simulativo di basket più famoso, dove va in realtà detto che il livello di qualità non è mai stato scarso. Non si può, detta altrimenti, non continuare ad apprezzare il lavoro degli sviluppatori nel maneggiare materia da leggenda.
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Tra gli aspetti più distintivi che abbiamo trovato in NBA 2K23 la sezione Jordan Challenge merita una menzione d’onore. Come anticipato, sono 15 le sfide complessive che ci hanno riportato a vivere alcune delle partite più belle di MJ. Ogni sfida ha al suo interno una serie di mini obiettivi da portare a termine. Oltre a vincere la partita (obiettivo minimo, ca va sans dire), dovremo ottenere un numero di canestri minimi con Jordan, così come di rimbalzi. Si possono riempire fino a tre stelline (obiettivi) per sfida e questo aiuta senz’altro la rigiocabilità. A rendere l’esperienza ancora più vera c’è la grafica, resa vintage proprio per dare quel gusto di storia (anche se noi abbiamo preferito quella più pulita, che ci ha fatto vivere Jordan come se giocasse ai giorni nostri).
Passando al capitolo My Team, gli sviluppatori hanno stracciato i contratti tanto criticati dai gamer . In questa edizione è possibile utilizzare le carte giocatori permanenti senza dover compilare i documenti. L’altra novità del titolo è la Tripla Minaccia online: Co-Op!, ovvero la possibilità di giocare in squadra con gli amici online in spumeggianti 3 contro 3. Niente male poi l’esperienza nella City, dove il gamer ha la possibilità di effettuare spostamenti più veloci per raggiungere i vari eventi e non perdere tempo con tragitti troppo lunghi.
L’aspetto simulativo di NBA 2K23 ha senz’altro convinto su quasi tutti i fronti, con animazioni e possibilità di sfruttare la fisicità dei nostri atleti al meglio. Tra i titoli sportivi rientra nel gruppo di quelli in cui la curva dell’apprendimento è molto ripida, con tutta una serie di specifiche per effettuare passaggi spettacolari, effettuare finte, esitazioni e impartire gli schemi più adatti alla partita in corso. Non c’è l’effetto wow che forse i più esigenti attendono da tempo, soprattutto se hanno giocato alle ultime edizioni. Ma in fin dei conti è difficile rimanere delusi di fronte a un’offerta simile. Il basket in console è un vero spettacolo.