Nuovo corso di laurea congiunto dell’Università Bocconi e del Politecnico del capoluogo lombardo
L’Università Bocconi e il Politecnico di Milano hanno lanciato il Master of science in Trasformative Sustainability, corso di laurea congiunto che ha un obiettivo preciso: formare figure, sempre più richieste dalle aziende, che mescolino competenze di management e competenze tecnologiche legate alla transizione sostenibile. Veri e propri top manager della sostenibilità.
Cos’è il Master of science in Trasformative Sustainability
Il nuovo master of science sarà diretto da Francesco Perrini e Raffaella Cagliano – rispettivamente, professore ordinario di economia e gestione delle imprese in Bocconi e professoressa ordinaria di people management and organization al Politecnico – punta a formare figure professionali con la doppia caratteristica di ‘manager-tecnologi’ “con una prospettiva fortemente integrata e innovativa sulla sostenibilità – comunicano i due atenei -, coerentemente con i bisogni del mercato, che sempre più di frequente richiede competenze multidisciplinari”.
Il nuovo corso di laurea vedrà la realizzazione di una didattica congiunta, secondo le proprie aree di competenza: i docenti Bocconi si occuperanno degli insegnamenti più legati alle discipline delle scienze sociali, del management, dell’economia, della finanza e del diritto necessarie per gestire una transizione sostenibile circolare “giusta”, mentre i docenti del Politecnico formeranno gli studenti sulle tecnologie più avanzate, in particolare nelle aree dell’energia, dell’ambiente, della chimica e della mobilità, oltre a trasferire un approccio ingegneristico orientato a progettare, innovare e gestire sistemi sostenibili. Nel nuovo corso troveranno posto insegnamenti di data analytics, di etica, di diversity e di inclusione. L’avvio sarà nell’anno accademico 2022-2023 e il corso di laurea sarà destinato inizialmente a 50 studenti.
“La trasformazione sostenibile è oggi una sfida imprescindibile per le imprese”, ha spiegato il rettore della Bocconi, Gianmario Verona. “La sostenibilità non è solo uno dei pilastri su cui si basano i piani per l’Europa del futuro, ma oggi deve entrare a far parte del dna di ogni modello di business affinché l’impatto delle imprese possa essere sempre più positivo. È fondamentale per noi formare futuri manager che abbiano questa visione”.
“La tecnologia è, senza ombra di dubbio, il fattore abilitante delle grandi trasformazioni in atto, come nel caso della sostenibilità in tutte le sue accezioni. Impatta in modo decisivo sui processi di business e orienta imprese ed enti pubblici verso piani di sviluppo complessi di cui gli SDGs sono elementi fondativi”, gli ha fatto eco il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta. “Da qui il contributo del Politecnico di Milano e la necessità di combinare le competenze tecniche e formative dei nostri due atenei su tematiche chiave per la crescita economica e sociale”.