«La mia giornata segue quella del rover Perseverance. Quando finisce il suo lavoro manda le informazioni alla sonda orbitante attorno a Marte e da lì arrivano a noi. A quel punto dobbiamo subito discuterne con il team per inviare nuovi comandi al rover. È un continuo scambio Marte-Terra». Teresa Fornaro, astrobiologa e ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), è stata ospite nella nuova puntata di illimitHER, il format che seguiamo da anni su StartupItalia e che presenta storie di donne e dei loro percorsi professionali. È un’occasione per abbattere stereotipi, ispirare le giovani a esprimere tutto il loro potenziale e conoscere le eccellenze come facciamo anche noi tramite gli appuntamenti con le Unstoppable Women. Fornaro è stata l’unica italiana scelta dalla NASA per partecipare all’analisi dei dati di Perseverance, il rover della missione Mars 2020 che sta circolando sul Pianeta Rosso in cerca di informazioni preziose sulla vita marziana.
Come si diventa astrobiologa
Nel corso della puntata di illimitHER Fornaro ha raccontato del proprio percorso di studio. Laureata in chimica alla Federico II di Napoli, ha proseguito gli studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha ottenuto un dottorato in chimica. «Ho avuto sempre il sogno di occuparmi della ricerca scientifica», ha detto. Dalla Toscana è volata dall’altra parte dell’Oceano, al Geophysical Laboratory del Carnegie Institution for Science di Washington DC; infine il ritorno in Italia, a Firenze, dove attualmente lavora presso l’INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri.
La storia di Teresa ha offerto lo spunto per parlare di un lavoro del futuro e delle competenze che ne sono la base. «L’astrobiologia è lo studio dell’origine della vita e della distribuzione della vita nell’Universo – ha spiegato Fornaro -. È una scienza multidisciplinare: dalla biologia alla chimica fino all’ingegneria». Da qui la necessità di lavorare in team. «Mi sono sempre trovata a collaborare con persone dai background diversi tra loro, ed è stato bello mettere insieme queste competenze. Insieme si possono affrontare percorsi molto più completi».
Fornaro: il lavoro alla NASA
Nella puntata di illimitHER c’è stato spazio per parlare di come funziona il lavoro di una astrobiologa che, per la NASA, ha accesso diretto ai dati di Perserverance. «Simuliamo le condizioni di Marte in laboratorio, interpretando i dati che ci invia il rover. Un’altra parte del mio lavoro sta poi nell’andare in luoghi che assomigliano al Pianeta Rosso, come in Australia occidentale dove abbiamo fatto una spedizione. Là abbiamo trovato fossili di 3,5 miliardi di anni: osservarli è utile perché ci prepara a quando, su Marte, i rover devono rilevare i fossili. Insomma, dobbiamo diventare un po’ marziani».
Il lavoro di raccolta di elementi marziani guarda ovviamente al futuro, ai laboratori del domani dove scienziati e scienziate potranno fare ricerca con strumentazioni e apparecchi oggi neanche immaginabili. «Perseverance sta acquisendo informazioni per preparare l’esplorazione umana di Marte: ad esempio è stata effettuata la produzione di ossigeno molecolare dalla decomposizione della CO2 che si trova su Marte. Sempre sul rover ci sono anche le tute dei futuri astronauti, per capire come i materiali si usurano». Lavori simili, in altre parole, raccolgono l’eredità dal passato e pensano già a lasciare la propria per i professionisti dei decenni a venire.