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Domanda, documentazione, tempi di ammissione e rendicontazione per accedere alle agevolazioni a tasso zero
Per far decollare una startup nella fase iniziale di crescita, quando i soldi sono pochi ma ci sono buone idee sulle quali lavorare, i finanziamenti a fondo perduto sono uno strumento molto utile. Si tratta di un prestito di denaro che non prevede l’obbligo di restituzione del capitale e dei suoi interessi. Può essere concesso a chiunque ne faccia richiesta, senza previa valutazione della disponibilità reddituale; in genere non è prevista una valutazione dell’affidabilità creditizia del richiedente e non è neanche richiesta la firma di un garante. Sono spesso tra le forme di agevolazione più ricercate dalle imprese, trattandosi di somme di denaro da non restituire all’ente finanziatore. Non esiste una procedura univoca per ottenere questo tipo di finanziamento, ma dipende dalle richieste del singolo bando. Vediamo come una startup o una PMI innovativa possono ricevere un finanziamento di questo tipo, sfruttandone tutto il suo potenziale.
La Domanda e i documenti necessari
Partiamo dalla richiesta formale per inoltrare la domanda di partecipazione: vi verrà richiesto un business plan che va redatto in modo molto chiaro, con l’obiettivo di spiegare le ragioni per le quali il vostro progetto merita di essere finanziato.
Dovrete anche fornire informazioni precise sulle dimensioni della vostra impresa, il settore, ed eventuali partecipazioni in altre società.
I requisiti per ottenere un finanziamento a fondo perduto sono indicati nel bando ma, in linea generale, sono:
- titolo di studio o competenze tecniche legate all’obiettivo del bando;
- forma societaria (se richiesta);
- requisiti specifici del bando, ad esempio appartenenza a determinate aree territoriali specificate nel bando (solitamente zone geografiche svantaggiate del mezzogiorno);
- capacità di creare un progetto strategico fortemente innovativo.
Vi sono diversi documenti da presentare: autocertificazione tramite DSAN, documento unico di regolarità contributiva (DURC), dichiarazione antiriciclaggio, dichiarazione antimafia e dichiarazione di contabilità separata. Qui trovate tutti i dettagli per non farsi trovare impreparati.
I tempi per l’ammissione
La fretta è una pessima consigliera, e la pazienza è il modo più veloce per arrivare a destinazione, perciò non fatevi prendere dall’ansia di ricevere risposte in tempi brevi. La valutazione del progetto dipende da tante variabili e ogni bando ha le sue tempistiche, potrebbero essere necessari fino a due mesi per ricevere una valutazione completa.
L’esito viene comunicato tramite PEC alla casella di posta certificata dell’impresa, oppure attraverso la pubblicazione, sul sito ufficiale dell’ente finanziatore, di specifiche graduatorie.
Cosa finanziano i contributi?
Una volta ottenuta la concessione del contributo, si apre la fase di perfezionamento: l’ente finanziatore vi invierà il contratto di finanziamento, con le regole per ottenere l’agevolazione. Dopo la firma l’impresa sarà obbligata all’esecuzione del progetto finanziato, altrimenti non otterrà alcun aiuto finanziario. Di solito, infatti, i contributi a fondo perduto sono concessi come rimborso di spese già sostenute. Alcuni bandi, però, concedono l’erogazione di una parte del contributo come anticipazione, che viene quindi erogata all’inizio del progetto. Durante la realizzazione del piano d’impresa, dovrete attenervi a quanto presentato formalmente nella domanda. Tenete presente che il contributo è stato concesso per la realizzazione di quello specifico progetto, se realizzerete attività diverse o sosterrete spese non coerenti, l’aiuto potrebbe non venire riconosciuto. Il monitoraggio delle attività e delle tempistiche, oltre al controllo finanziario del progetto, sono in questa fase fondamentali, secondo criteri di trasparenza e pieno adempimento degli obiettivi concordati.
Rendicontazione e rimborso
La rendicontazione è il processo di resoconto delle spese effettivamente sostenute dal soggetto beneficiario, e dagli eventuali partner, per la realizzazione dell’iniziativa progettuale finanziata. Le spese rendicontate, opportunamente giustificate, devono trovare rispondenza all’interno del piano finanziario approvato in fase di ammissione al finanziamento.
Alla chiusura del piano, dovrete aver svolto tutte le attività e raggiunto gli obiettivi prefissati in fase di domanda. Solo a questo punto potrete rendicontare le spese sostenute e ottenere il rimborso che costituirà il contributo a fondo perduto.
La rendicontazione delle spese avviene tramite la presentazione dei documenti di prova dei costi sostenuti per il progetto, i contratti con i fornitori, fatture, buste paga, bonifici, estratti conto. Molto spesso, sono richiesti anche report delle attività svolte e prove di quanto realizzato, oltre ad una relazione conclusiva sugli obiettivi raggiunti.
Solo a quel punto l’ente finanziatore comunicherà quali spese verranno ammesse a rimborso e determinerà l’importo da erogare a fondo perduto. Se la vostra impresa ha già ricevuto un’anticipazione, l’importo anticipato verrà sottratto da quanto complessivamente vi spetta.
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