Un gioco di ruolo con una intrigante pixel art
Agosto 2023 sarà ricordato come il mese in cui il panorama gaming è stato sconvolto dall’arrivo di Baldur’s Gate 3, un titolo che abbiamo provato e stiamo adorando su PC (qui trovate la recensione). Per gli RPG a tema fantasy l’asticella si è alzata non di poco. Ciò detto, l’offerta continua ad essere più che degna, soprattutto pescando dal fronte indie. Hammerwatch II, che abbiamo provato sempre su PC, è il seguito di un titolo hack and slash uscito dieci anni fa e che è tornato per farci divertire con combattimenti in real time in labirinti fitti e pieni di minacce.
Come ogni RPG fantasy che si rispetti, anche Hammerwatch II propone al gamer una scelta di partenza da non prendere a cuor leggero. A quale classe apparterrà il nostro protagonista? Ce ne sono cinque in tutto – paladino, arciere, furfante, mago e stregone – ciascuna con le proprie abilità uniche da testare nei primi combattimenti. Sulla trama lasciamo il piacere della scoperta, fermo restando il fatto che la storia non va oltre il già visto: immancabile la classica guerra tra bene e male, con draghi e mostri di contorno.
Con la visuale dall’alto, si percepisce fin da subito il lavoro certosino svolto sulla pixel art. La software house danese Crackshell ha realizzato un universo narrativo più che convincente, con mostri e creature assassine pronte a farci la pelle durante la fuga che funge da incipit e tutorial del titolo. Gli effetti di colpi, sgozzamenti e altre carinerie sono piacere puro. Una volta usciti dal sottosuolo, umido e buio, il nostro stregone ha iniziato a farsi strada in uno scenario 2D pulsante e pieno di angoli da esplorare.
Purtroppo Hammerwatch II non è disponibile in italiano e questo può complicare la vita per i gamer meno abituati, soprattutto quando si tratta di conoscere le missioni da portare a termine. Non è difficile perdere l’orientamento, ma fa del resto parte dell’anima dungeon crawler del titolo. I combattimenti sono divertenti e frenetici, da affrontare spesso correndo in ritirata per guadagnare tempo, mirare con il mouse e uccidere chi ci rincorre.
L’audio design completa il quadro di un titolo per il quale non è affatto necessario aver giocato al primo episodio della mini saga. Basta aver un minimo di esperienza di avventure fantasy per trovarsi in pochi istanti a proprio agio a scagliare incantesimi, sferrare colpi e sconfiggere il male.