Stan Just ha lanciato Covenant con l’obiettivo di ritagliarsi uno spazio nel mercato gaming. L’obiettivo del titolo è la sopravvivenza
Accade nelle Big Tech, così come nelle software house più blasonate. Qualcuno, a un certo punto, può abbandonare un posto d’oro per lanciare una propria iniziativa, dando così vita a una startup. Quante imprese che hanno raccolto milioni sono state fondate da ex dipendenti di Google e Facebook? Covenant è una realtà che lo sviluppatore polacco Stan Just ha deciso di fondare dopo aver lavorato a uno dei titoli più importanti degli ultimi decenni: The Witcher 3, gioiello di CD Projekt. Ed è proprio da quell’ambiente tripla A che si è allontanato per lasciare un’impronta che fosse davvero sua nel mercato gaming. L’azienda ha lavorato per anni su Gord, titolo RPG che richiama molto quelle atmosfere da fantasy medievale tanto care a Geralt di Rivia.
Gord è un videogioco che si affronta in una visuale isometrica, con meccaniche da RPG gestionale. Il nostro compito è quello di far sopravvivere uno sparuto gruppo di persone all’interno di un ambiente tutt’altro che amichevole. Della saga di The Witcher Gord ha ripreso senz’altro quel clima di perenne tensione, in un mondo medievale dove magia, guerre e mostri minacciano in continuazione tregue sempre troppo deboli per durare. Come prima scelta da compiere c’è il bivio: campagna o situazione più personalizzata? Suggeriamo la prima strada, per fare pratica con i comandi per poi in seguito concedersi a scenari ancor più liberi.
Disponibile su Steam, PlayStation e Xbox (next gen comprese), Gord offre al gamer la possibilità di compiere un viaggio in una terra dannata, dove ai mostri in carne e ossa – il bestiario è notevole – si sommano anche altri spettri. I nostri sopravvissuti dovranno essere sfamati, ma bisognerà anche fare in modo che non impazziscano o, peggio, muoiano sotto il peso di terribili maledizioni.
L’elemento del gameplay che rende Gord un’esperienza tuttavia molto diversa rispetto ad altri titoli medieval fantasy è l’attenzione richiesta nella costruzione di tutto quel che serve per proteggere la comunità. Anzitutto una recinzione, per tenere ogni minaccia al di fuori, e poi le case, con una varietà nelle architetture e nelle funzioni che stupirà i gamer.
Con sottotitoli in italiano Gord ha il piccolo difetto di non averli inseriti per accompagnare la voce narrante, che ad esempio all’inizio dà un’infarinatura generale sulla storia. Infarcita di riferimenti alla mitologia slava, il videogioco promette molte chicche e dettagli. A livello grafito l’Unreal Engine si nota soprattutto nelle cinematiche, mentre nelle sessioni giocate ci sono alcune sbavature, su cui comunque è lecito soprassedere. La natura in Gord è matrigna, con bestie e altre creature che possono sorprendere il vostro gruppo in ogni momento.
Un difetto macroscopico che abbiamo notato è l’aver scelto dimensioni dei caratteri microscopici, rendendo così la lettura di tutte le informazioni davvero faticosa. Speriamo da questo punto di vista che si possa sistemare il prima possibile. Gord non è un titolo che punta sulla velocità, bensì sulla pazienza dell’esplorazione, sui comandi saggi da impartire a singoli protagonisti, ciascuno con le proprie abilità. Dopo aver accolto Baldur’s Gate 3 nell’Olimpo dei videogiochi, con Gord questo agosto 2023 si è fatto davvero interessante per gli appassionati di giochi di ruolo.