Il sequel di Firewall Zero Hour ravviva l’autunno dei giocatori che hanno acquistato il visore Sony con indiavolate sessioni multiplayer
Nell’ultimo periodo, Sony è stata accusata a più riprese di non supportare adeguatamente il suo visore, PlayStation VR2, rimasto prematuramente a corto di nuovi titoli. Di rientro dalle ferie però gli utenti che hanno acquisito la periferica troveranno nello Store un nuovo titolo che li catapulterà in deathmatch forsennati: Firewall Ultra. Andiamo a vedere cosa offre.
Recensione di Firewall Ultra
Firewall Ultra è il sequel di Firewall Zero Hour uscito per il primo PlayStation VR nel 2018. Per questo nuovo capitolo dello sparatutto multiplayer in prima persona pensato per il visore di casa Sony gli sviluppatori hanno optato per il nuovissimo Unreal Engine 5 in grado di garantire eccellenti prestazioni tecniche-visive nonostante i compromessi necessari per essere giocato col PlayStation VR 2.
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I ragazzi di First Contact Entertainment Inc. hanno voluto imprimere una accelerazione verso l’action, così da rendere le partite molto più frenetiche (ma pure meno strategiche) rispetto al passato. L’opzione principale è “Contratti” nella quale due squadre da quattro possono affrontarsi in una serie di match al meglio di tre.
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Viene accompagnata da un’inedita e gradita modalità PvE che permette a un singolo mercenario o a una squadra composta da tre giocatori di affrontare nemici guidati dall’IA in tutte le mappe.
Le due versioni di Firewall Ultra
Nei giorni passati abbiamo avuto modo di provare la Ultra Digital Deluxe Edition di Firewall Ultra che, oltre a costare una ventina d’euro in più di quella “liscia” (59,99 euro contro 39,99), include:
- Sblocco anticipato di quattro contractor
- Quattro tenute da da contractor (per quelli sbloccati)
- Quattro mimetizzazioni per armi
- Pass Operativo (accesso a un’operazione futura)
Particolarmente gradito il lavoro svolto attorno alle specifiche del feedback atipico dei controller PlayStation VR2 Sense e del visore così da riprodurre in modo convincente la sensazione di imbracciare un’arma o di essere crivellati dai proiettili.
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Ottimi poi gli effetti di illuminazione in tempo reale, mentre le arene garantiscono a ciascun giocatore di avvalersi dell’approccio prediletto (c’è insomma spazio sia per chi preferisce tattiche stealth sia per coloro che si portano avanti con sortite à la Rambo). L’unica nota negativa è la scarsa distruttibilità degli elementi scenici, soprattutto a fronte delle molteplici esplosioni che è possibile innescare: l’UE5 avrebbe permesso qualcosina in più.