Nello spazio di Milano per ora sono otto le startup candidate. FoolFarm, in partnership con l’Università del Salento, ha dato vita anche a un Innovation Hub a Lecce
FoolFarm ha inaugurato Foolers Village, un nuovo polo di startup a Milano dedicato interamente al venture building che ospiterà imprese di deeptech. In partnership con l’Università del Salento, è nato anche un nuovo FoolFarm Innovation Hub a Lecce.
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I nuovi poli del deeptech
Ad inaugurare l’innovation hub, Andrea Cinelli, CEO & founder di FoolFarm, e Layla Pavone, coordinatrice del Board per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del Comune di Milano.
Andrea Cinelli, FoolFarm
Otto sono le startup che ambiscono a entrare nell’ecosistema FoolFarm. Durante l’inaugurazione hanno partecipato a una “Pitch Battle”, a cui è seguito il voto del pubblico presente in sala, mentre nello “startup showcase” gli investitori hanno incontrato le tre società innovative che fanno già parte di FoolFarm: Fragmentalis, Iio e Voiceme. Annunciata anche la collaborazione con l’Università del Salento che ha portato all’apertura di un distretto tecnologico a Lecce presentato da Emanuele Balistreri, head del nuovo FoolFarm Fooler Village Innovation Hub di Lecce. Le strategie del venture builder italiano guardano al Sud del Paese come a una fonte importante per lo sviluppo di strumenti deep-tech in ambito blockchain e Web3, per questo motivo FoolFarm ha scelto Lecce come sede del nuovo Hub al Sud.
Chi c’è in FoolFarm
Nel settore del venture building è raro che si investa in startup esistenti ma è più comune finanziare startup neonate utilizzando le competenze che già sono presenti all’interno dell’ecosistema per sviluppare, in parallelo, più idee di business con un approccio di tipo industriale. Questo è l’approccio dei nuovi poli dell’innovazione di FoolFarm. Durante l’Investor Day, è stata presentata alla community di investitori Aida (Aided intelligence for deeds automation), startup che mette a disposizione una suite di prodotti Saas basati su AI con l’obiettivo di semplificare e migliorare l’operatività delle imprese. Guidata da Marco Poggetti, AIDA è il primo “AI-as-a-partner” che opera al fianco dei team per approfondire la conoscenza aziendale e, integrandosi con i tool di collaborazione e progettazione, comprende il sentiment dei meeting, identifica le azioni, crea documenti di sintesi e identifica i contenuti correlati alla discussione, mettendo a punto presentazioni innovative. In pratica, si tratta di un assistente virtuale che semplifica i progetti e l’operatività integrandosi nel flusso informativo aziendale per suggerire e pianificare le azioni più in linea con le strategie.