A febbraio l’esecutivo europeo ha pubblicato un rapporto che rivela come Twitter sia indietro nella lotta alla disinformazione. La vice presidente della Commissione europea, Jourova: «C’è un codice di condotta da rispettare. Se non lo si farà potremmo prevedere sanzioni»
Altra novità in arrivo per l’uccellino blu di Elon Musk. L’idea del magnate è quella di permettere ai mass media con un account Twitter di far pagare un costo agli utenti per la lettura di un singolo articolo. Una mossa che vuole rivoluzionare il settore dell’informazione, verso l’addio agli abbonamenti con cui sinora i lettori potevano informarsi.
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Come si utilizzerà la funzione
Se tutto procederà secondo i piani di Musk, la nuova funzione, che verrà implementata durante questo mese, consentirà agli utenti che non acquistano un abbonamento mensile a un mezzo di informazione di poter leggere, comunque, un articolo di interesse, pagando, però, un prezzo più alto del solito. Twitter offre diversi tipi di monetizzazione sulla piattaforma. Una delle più recenti è Subscriptions (nota in precedenza come Super Follows) che consente di chiedere ai follower la sottoscrizione di un abbonamento per l’accesso a contenuti premium. Twitter non tratterrà nessuna commissione per i primi 12 mesi ma successivamente chiederà una commissione del 10%.
Quello che cambierà con la nuova funzione proposta, che pare essere diversa da Subscriptions, è che molti editori che attualmente impediscono la visualizzazione degli articoli sul proprio sito a meno che l’utente non abbia sottoscritto un abbonamento, potranno, invece, rendere possibile la lettura del singolo articolo vendendolo a un prezzo più alto del solito. Non si hanno notizie in merito al fatto che Twitter possa trattenere una percentuale dalla vendita dei singoli articoli, né si sa quali saranno i requisiti per gli editori. Secondo alcuni giornalisti, però, questo modello di business non funzionerebbe perché gli editori preferirebbero un guadagno certo, dato proprio dagli abbonamenti mensili.
Le critiche dell’UE
Quella che Musk ha definito una vittoria sia per il pubblico sia per le organizzazioni dei media, per contro, ha destato critiche e sconcerto anche da parte dell’Unione Europea. La vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, ha criticato la piattaforma con queste parole: «C’è ancora spazio per il dialogo, vorrei tanto spiegare al signor Musk la nostra filosofia: noi difendiamo la libertà di parola, difendiamo la libertà di espressione. Ecco perché abbiamo creato un sistema così complicato, che è il codice di condotta».
A febbraio l’esecutivo europeo ha pubblicato un rapporto che rivela come Twitter sia indietro nella lotta alla disinformazione, nonostante abbia sottoscritto proprio un codice di condotta in merito. La vicepresidente ha aggiunto: «Non posso prevedere quel che succederà a Twitter con l’entrata in vigore della legge sui servizi digitali ma paragonerei la situazione con la guida in autostrada: se superi la velocità, ricevi sanzioni e un giorno potresti essere privato della patente di guida. Questa è una visione generale di come il Digital Services Act verrà applicato in futuro nei casi di non conformità».