Al momento è disponibile soltanto su Peridot, titolo in realtà aumentata di Niantic, il gigante americano che ha sviluppato Pokémon Go
Si chiama Amazon Anywhere ed è l’ultima novità in ambito gaming che arriva dal gigante di Seattle. Si tratta di un B2B, ovvero di un servizio offerto alle aziende, nello specifico le software house che sviluppano videogiochi. Quelle che stringeranno accordi con la multinazionale di Andy Jassy offriranno la possibilità ai gamer di fare acquisti direttamente all’interno del videogioco, senza dover spostarsi sull’app di Amazon. Il primo esempio è Peridot, app di Niantic – la stessa di Pokémon Go – con cui si possono allevare cuccioli in realtà aumentata (una sorta di versione potenziata dell’amatissimo Tamagotchi). «Dopo aver collegato il proprio account Amazon a Peridot – si legge in una nota dell’azienda – è possibile trovare prodotti a marchio Peridot». Ogni titolo che integra Amazon Anywhere andrebbe a vendere merchandising ai gamer.
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Per il momento non ci sono altri titoli in cui è possibile sfruttare Amazon Anywhere, servizio che si potrà inserire non soltanto nei videogiochi, ma anche all’interno delle app. L’interesse di Amazon per i videogiochi non nasce certo oggi: ai tempi della gestione Jeff Bezos, era il 2014, la multinazionale aveva acquisito la piattaforma Twitch per quasi 1 miliardo di dollari, andandosi così a posizionare in un mercato che, tra streamer e gameplay, doveva ancora esplodere in termini di riconoscibilità e numeri.
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Lo stesso nome del servizio, Amazon Anywhere, suggerisce che le intenzioni della Big Tech sono quelle di uscire dalla propria app per inserirsi all’interno di altri ecosistemi in una logica di collaborazione con i brand. Questi ultimi potrebbero beneficiarne in visibilità e Amazon andrebbe a potenziare e arricchire la user experience. Negli ultimi anni l’ecommerce ha subìto un’accelerazione: nel 2022, secondo l’Osservatorio eCommerce B2c, gli acquisti online hanno toccato 48,1 miliardi di euro in Italia, registrando un +20% rispetto al 2021.