Le imprese italiane pagano 0,22 euro a chilometro e ad accollarsi i costi più alti sono soprattutto le piccole e medie imprese. Tutti i numeri del report
Il Rapporto Emburse sul chilometraggio 2023, giunto in Spagna alla nona edizione, ha lanciato un sondaggio anche in Italia sui costi degli spostamenti dei dipendenti per le aziende. Dai risultati emerge che i trasferimenti dei lavoratori sono costati alle aziende italiane 0,22 euro al chilometro e che a pagare di più sono le PMI. I settori che hanno speso di più sono quelli della ristorazione e del turismo, della finanza e del manifatturiero.
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I dati italiani
Se in Italia il prezzo medio del chilometraggio è di 0,22 euro, le PMI pagano una cifra molto più alta, di 0,39 euro al km. I pagamenti, però, hanno subito variazioni importanti: nel 2022 il prezzo minimo del chilometraggio è stato di 0,10 euro, mentre il massimo arriva a 0,76 euro. Nonostante questo, il 58% delle aziende italiane fissa il prezzo medio del chilometraggio tra 0,21 e 0,3 euro al chilometro, mentre il 3.5% paga più di 0,4 euro. «Tra i fattori che influenzano i pagamenti ci sono l’anzianità dei lavoratori e la loro responsabilità all’interno dell’azienda – afferma Francesco Campana, Sales Director Italy di Emburse – E le spese relative al chilometraggio sono tra le più importanti per le aziende, quindi è fondamentale che abbiano soluzioni che le aiutino a gestire meglio le spese utilizzando digitalizzazione, automazione ed efficienza».
I dipendenti delle aziende italiane presentano una media di 39 viaggi per utente – 3.25 al mese – mentre chi lavora in imprese di medie dimensioni si sposta di più, in media fa 54 viaggi all’anno (4.5 al mese). Le piccole imprese sono quelle che fanno registrare un dato più basso, con 20 viaggi per utente (1,67 al mese) e con un costo per utente quasi triplo rispetto alle grandi imprese.
I settori che spendono di più
Dalla ricerca emerge che nel corso del 2022 i tre settori che hanno pagato l’importo più elevato per chilometro sono stati la ristorazione e il turismo, la finanza e il manifatturiero. Guardando ai settori che presentano il maggior numero di chilometri per viaggio, al primo posto si posiziona quello dei servizi essenziali, al secondo quello sanitario e socio-assistenziale e al terzo posto quello dei servizi professionali. I mesi di maggior mobilità si concentrano nell’ultimo quadrimestre dell’anno, e si viaggia soprattutto a settembre. In media, il tragitto percorso per lavoratore è di 107 chilometri.