Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech
ll 19 maggio la Gran Bretagna ha presentato un finanziamento decennale di 1 miliardo di sterline (1,2 miliardi di dollari) per stimolare il settore dei semiconduttori nel Paese. Il confronto con i finanziamenti americani di 53 miliardi di dollari e di quelli europei di 46 milardi è impietoso. La strategia potrebbe essere quella di concentrarsi su interventi più economici come il sostegno ad aziende che progettano e non producono microchip, piuttosto che fondi per la ricerca e sviluppo o nuove tecnologie che potrebbero diventare strategiche nel settore in futuro. Esistono altri modi per rendere sicure le catene di approvvigionamento dei microchip oltre che il sostegno alle imprese? Rischi Sunak, primo ministro inglese, ha annunciato una nuova partnership con il Giappone per rafforzare le catene di approvvigionamento di chip. Le ondate di finanziamento da parte dei Paesi sui microchip potrebbero anche mettere in difficoltà alcune aziende per un eccesso di produzione.
Dagli aspirapolveri senza sacchetto, alle piastre per i capelli, ai purificatori d’aria, Dyson ha dato prova di saper reinventare i prodotti per andare incontro alla richiesta di semplificazione, stile, performance e sostenibilità dei consumatori. Questa volta l’idea sembra davvero bizzarra: unire cuffie a cancellazione del rumore con la purificazione personale dell’aria per creare il primo purificatore d’aria indossabile. La trasformazione che ha portato i telefoni prima e i computer poi a uscire dalle case per stare sempre con noi, sta modificando anche altri oggetti rendendoli utili per raggiungere scopi più ampi? BlenderCap, presentato al Ces di Las Vegas, è un frullatore potentissimo e portatile ricaricabile tramite USB. Una bottiglia argentata, mantiene il contenuto freddo per 24 ore . Dyson Zone è composto da un purificatore portatile che viene agganciato magneticamente alle cuffie, per respirare un flusso d’aria fresco, privo di particelle di dimensioni superiori a 0,1 micron – tra cui il polline – e filtrato da gas acidi come NO2 e SO2.
BabyLM Challenge è un modello di AI creato da un gruppo di giovani accademici che utilizza un set di dati di dimensioni inferiori rispetto ai grandi modelli linguistici. La creazione di I.A. più grandi e più capaci richiede una potenza di elaborazione che poche aziende possiedono e cresce la preoccupazione che un piccolo gruppo tech , tra cui Google, Meta, OpenAI e Microsoft, eserciti un controllo quasi totale sulla tecnologia. L’addestramento dei modelli linguistici su un numero così grande di informazioni è molto diverso da come noi esseri umani impariamo a parlare e del numero di parole che possiamo ricordare e usare. Educare i modelli linguistici ad imparare con un processo simile a quello degli esseri umani li renderà più trasparenti e meno soggetti ad allucinazioni? BabyLM Challenge potrebbe essere vista come un passo indietro rispetto ai grandi modelli linguistici ma come un passo avanti verso un’IA più accessibile e più intuitiva. Il potenziale di queste ricerche non sono state ignorate nè da Sam Altman, Ceo di Open AI nè da Google e Meta che hanno già investito nella ricerca di modelli linguistici più efficienti, basati sulle strutture cognitive umane.
Nvidia è uno dei primi vincitori dell’ascesa dell’IA generativa, una tecnologia che minaccia di rimodellare i settori, produrre enormi aumenti di produttività e spostare milioni di posti di lavoro H100, è una nuova architettura di chip Nvidia denominata “Hopper” – dal nome di Grace Hopper programmatrice americana. Prestazioni più elevate che possono accelerare il lancio dei prodotti o ridurre i costi sono la promessa di H100. La stretta collaborazione di Nvidia con i ricercatori di AI ha permesso di individuare l’emergere dei trasformatori nel 2017 e di iniziare a mettere a punto il proprio software prima degli altri. Un nuovo shortage di microchip potrebbe essere all’orizzonte? Il costo della potenza di calcolo sta aumentando: il prezzo minimo di un hardware necessario per costruire sistemi di intelligenza artificiale generativa è di circa 250 milioni di dollari. Elon Musk ha acquistato migliaia di chip Nvidia per la sua startup di IA X.ai. Le Big Tech come Microsoft e Amazon, stanno costruendo interi data center incentrati sui carichi di lavoro dell’IA così come le start-up di IA generativa OpenAI, Anthropic, Stability AI e Inflection AI Nvidia avrà il difficile compito di soddisfare la domanda grazie anche alla collaborazione con TSMC.
Le Notizie dal futuro che trovate nel post sono riprese dai profili social di Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram.