A fare da ponte tra le due sponde dell’Atlantico anche la startup Anthropic, guidata da Dario Amodei
Nel giro di poche settimane potrebbe essere redatta la bozza del primo codice di condotta sull’intelligenza artificiale al quale Big Tech e startup potranno aderire su base volontaria. A spingere per questa rapida soluzione politica sono entrambe le sponde dell’Atlantico. Nell’Unione Europea a farsi portavoce di questa necessità è stata la Commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager, che si è di recente incontrata in Svezia con Gina Raimondo, Segretaria di Stato al commercio degli Stati Uniti durante il U.S.-EU Trade and Technology Council tenutosi in Svezia.
La Commissaria Vestager ha riassunto il proprio pensiero in un tweet, dichiarando che la regolamentazione dell’intelligenza artificiale è un passaggio imprescindibile. Sono mesi che il mondo tecnologico dibatte su ChatGPT, Bard, Big Tech e futuro dell’AI. E sono settimane che i Ceo di mezzo mondo dichiarano esplicitamente la propria preoccupazione rispetto ai rischi che l’umanità starebbe correndo.
Sam Altman è tra i firmatari di un recente appello nel quale si parla di un generico rischio «estinzione». L’intelligenza artificiale è una tematica che andrebbe trattata, secondo lui e molti altri, seriamente quanto le emergenze pandemiche e i rischi di guerra nucleare. Questo codice di condotta non sarà vincolante, ma l’adesione o meno da parte delle Big Tech come OpenAI e Google sarà un banco di prova per verificare la sincerità da parte delle multinazionali.
In un momento in cui, ancora una volta, la tecnologia corre più veloce della politica e delle leggi, la Commissaria Vestager si è così espressa: «Il punto è che dobbiamo dimostrare che la democrazia è al passo con i tempi. Perché, sì, le procedure legislative richiedono le loro tempistiche, è la natura della legislazione. Ma questo è un modo per le democrazie di rispondere in tempo reale a una domanda che è davvero di fronte a noi. Trovo che sia molto incoraggiante farlo e non vedo l’ora di lavorare con il maggior numero possibile di persone in modo approfondito e molto veloce».
Sulla stessa lunghezza d’onda è Gina Raimondo, Segretaria di Stato al commercio degli Stati Uniti, che ha aggiunto: «A differenza di altre tecnologie, il ritmo dell’innovazione è a rotta di collo». Per il momento va comunque evidenziata la collaborazione da parte delle aziende del settore, come l’azienda italoamericano Anthropic, che di recente ha chiuso un round da quasi mezzo miliardo di dollari, guidata da Dario Amodei, che ha incontrato di persona Vestager. La Commissaria UE ha invece parlato con Sam Altman, il Ceo di OpenAI, da remoto.
L’auspicio da parte dei proponenti – USA e UE – è che a questo codice di condotta su adesione volontaria possano aggiungersi altri paesi, come India e Indonesia ricorda TechCrunch. Nei giorni scorsi Vestager aveva incontrato anche il Ceo di Google, Sundar Pichai, in merito all’AI Act europeo.