Vincenzo Esposito (Microsoft): «Con il piano Ambizione Italia abbiamo lavorato sulle competenze digitali, con le PMI, sull’efficienza energetica, il cloud green, la modernizzazione della p.a. e temi legati all’accessibilità e all’inclusione»
Con un impatto di circa 126 miliardi di euro, la creazione di oltre 237.000 nuovi posti di lavoro e nuovi investimenti per circa 10 miliardi di euro, l’amministratore delegato di Microsoft Italia, Vincenzo Esposito, ha lanciato la prima cloud region italiana a Milano. «Il più grande investimento che Microsoft abbia fatto nel paese in questi ultimi 40 anni», lo ha definito. I tre principali obiettivi della cloud region sono quelli di: garantire la sicurezza e la sovranità dei dati, avvicinarsi alle aziende del made in Italy, supportare la sostenibilità e il risparmio energetico con strumenti moderni. Le organizzazioni italiane pubbliche e private potranno accedere a «servizi cloud innovativi e sicuri attraverso i quali potranno migliorare la competitività e lo sviluppo sostenibile». Uno strumento nuovo che sarà utile al tessuto imprenditoriale italiano, soprattutto alle PMI che di fatto rappresentano la maggioranza delle imprese del Belpaese. Di PMI con Microsoft si parlerà a SIOS Summer, il 27 giugno a Roma, che vedrà, tra i partecipanti, Luba Manolova, direttrice Modern Work, Security, SMB Marketing & Business Development di Microsoft.
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Come si è arrivati fin qua
«Dal 2020, con il piano Ambizione Italia, per investimenti pari a 1,5 miliardi di dollari, Microsoft ha lavorato sull’area delle competenze digitali con più di 3 milioni di persone formate, con le PMI che rappresentano il made in Italy attraverso attività strategiche, verso l’efficienza energetica, il cloud green, la modernizzazione della p.a. e temi legati all’accessibilità e all’inclusione – spiega l’a.d. Esposito – Si tratta di un fattore abilitante importante per la crescita del paese e per stimolare innovazione. Sinora abbiamo creato più di 40mila nuovi lavori, guardando il solo mondo dell’IT senza considerare l’indotto». La region italiana di Microsoft, che si aggiunge alle altre 60 già presenti a livello globale, sarà una delle più importanti d’Europa, ponendosi come catalizzatore di nuovi investimenti creando una connessione tra il cloud Azure, Dynamics 365 e altri prodotti di Microsoft già in uso in diverse realtà aziendali. Un progetto che, a detta dell’a.d. di Microsoft Italia, rappresenta il 17% dei nuovi ricavi stimati.
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Le potenzialità della cloud region
La cloud region locale sarà aperta sia alle imprese italiane, per sostenerle nell’implementazione di servizi sul territorio, sia a tutte quelle organizzazioni globali che vogliono fare leva sulla region italiana per accelerare la loro trasformazione digitale. Fornirà servizi cloud anche alla Pubblica Amministrazione come parte del Polo Strategico Nazionale (PSN) facendo leva su Microsoft Cloud for Sovereignty, una nuova soluzione introdotta nel luglio 2022 che soddisfa gli standard di classificazione dei dati del governo nazionale e supporta gli obiettivi di trasformazione digitale del Paese con tecnologie basate su cloud pubblico, controlli e policy governance. Un’iniziativa che contribuisce anche al raggiungimento degli obiettivi del governo verso la creazione «di un ecosistema che accresca il livello di competitività, tuteli il Made in Italy da fenomeni di contraffazione, ottimizzando i processi produttivi, il controllo di qualità nonché la logistica e la sostenibilità energetica – ha commentato il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini – Cerchiamo di aiutare le aziende e il paese a crescere per attrarre nuovi investimenti».
«Con la nostra nuova region datacenter in Italia stiamo consentendo alle organizzazioni del Paese di cogliere le opportunità dell’era digitale, di scalare più facilmente a livello internazionale e di sfruttare le nuove tecnologie, come le capacità dell’AI, contribuendo a soddisfare e superare le aspettative dei loro clienti – ha aggiunto il presidente di Microsoft Emea, Ralph Haupter, in occasione della presentazione dell’iniziativa nel corso dell’evento ‘Made in DigItaly’ – Il nostro obiettivo è quello di costruire la più grande potenza di calcolo e garantirne l’accesso a tutti». Secondo quanto affermato da Matteo Mille, marketing and operation lead di Microsoft Italia: «La cloud region porterà a una riduzione della latenza nell’accesso ai dati, creando una piattaforma quanto più vicina possibile alle esigenze dei clienti e a soddisfare quei requisiti sulla sovranità del dato di cui si tanto parla garantendo sicurezza, gestione del dato, sostenibilità e innovazione. Entro il 2025, inoltre, il 100% della fornitura di energia dei data center sarà totalmente rinnovabile e dovrebbe riuscire a ridurre lo spreco di acqua al 95%».
I vantaggi del cloud
L’utilizzo del cloud, sempre più diffuso in azienda, porta vantaggi non solo a chi già lo ha utilizzato dalla nascita ma anche a chi va verso la digital transformation. Tra i nativi on cloud c’è Illimity, la banca dell’a.d. Corrado Passera, che ha affermato: «Illimity nasce da subito in cloud e con architetture aperte: quella scelta è stata vincente ed è modello che voglio suggerire a molti in termini di velocità di crescita. Il tema della sicurezza è essenziale: non c’è altro modo per assicurare alle PMI quel livello di sicurezza, difesa e qualità che soltanto attraverso l’utilizzo di cloud si può ottenere».
Tra coloro che, invece, hanno perseguito la strada della trasformazione digitale c’è Poste Italiane. Mirko Mischiatti, Chief Digital, Technology & Operations di Poste Italiane ha affermato durante l’incontro che: «Spesso la capacità di gestire la transizione digitale è essenziale e far capire ai ragazzi come funziona la tecnologia è un requisito fondamentale. Negli ultimi 30 anni siamo, infatti, stati fruitori passivi degli strumenti tech, mentre per i bambini oggi non c’è confine tra reale e virtuale. Proprio in questo contesto oggi la tecnologia gioca un ruolo chiave sul territorio». La competitività è un altro degli obiettivi perseguiti da Microsoft, come ha affermato anche il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso: «La nuova cloud region servirà allo sviluppo di inclusione e sostenibilità, moltiplicherà le Saas con vantaggi in termini di costi iniziali di investimento, gestione e manutenzione. Il tema della formazione è cruciale per garantire la competitività del tessuto produttivo, il made in Italy e coniugare sinergia pubblico privata per essere sempre più competitivi».