Nel vecchio continente le carte del miliardario sono ancora coperte. Ma con il primo ministro Modi non ha nascosto l’ambizione di portare le sue elettriche nel subcontinente
La settimana scorsa Elon Musk ha concluso il suo tour in alcune capitali europee. Lo abbiamo visto a Roma, in visita dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni; e poi dal presidente francese Emmanuel Macron. A porte chiuse il miliardario ha espresso le proprie condizioni per gli investimenti di Tesla nel vecchio continente, dove conta già attività in Germania e in Olanda. Poi Musk è volato in India, dove nelle scorse ore è risultato evidente quanto le trattative siano molto più avanti. Dopo l’incontro con il primo ministro indiano Narendra Modi il Ceo ha detto che gli investimenti arriveranno «non appena umanamente possibile».
A differenza di quanto sentito in Europa, dove Musk è rimasto più abbottonato sulle prossime mosse di Tesla, nel subcontinente indiano i piani seguono tutta un’altra velocità. Al momento Tesla non ha nessuno stabilimento di produzione delle proprie elettriche in un Paese al quale da anni guarda con attenzione in un’ottica di espansione globale. L’India, come più volte spiegato sul nostro magazine, rappresenta uno degli ecosistemi economici e di innovazione più interessanti a livello globale (il fondo Sequoia Capital si era sbilanciato, affermando che quello in corso sarebbe il decennio indiano).
Oltre agli scambi di cortesie e onori sui social, Musk e Modi hanno anche parlato di un altro progetto innovativo che potrebbe presto interessare l’India, ovvero il servizio di internet satellitare di Starlink. Divisione interna di SpaceX, l’azienda aerospaziale dell’imprenditore sudafricano, la sua tecnologia è utilizzata in varie parti del mondo, pure in Ucraina dove è stata offerta all’esercito di Kiev per mantenere sempre stabili le comunicazioni dopo l’invasione russa del febbraio 2022.
Da oltre un anno le attenzioni attorno al personaggio Elon Musk sono aumentate. L’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari gli è costata più di una critica per i licenziamenti di massa e la modalità di gestione della società. Il miliardario continua per di più a esporsi pubblicamente con decine di interviste alle principali emittenti globali. Oltre a questo, di recente ha effettuato diversi viaggi d’affari in giro per il mondo. Un mese fa è stato in Cina, altro Paese strategico dove è attiva una delle fabbriche Tesla più grandi al mondo.