Cisco Broadband Survey evidenzia che l’82% della popolazione del Belpaese considera la banda larga un’infrastruttura critica ma, allo stesso tempo, la metà usa un’unica password per proteggere la rete domestica
Per il 67% dei consumatori italiani l’impronta di CO2 rilasciata dalla propria connessione rappresenta un fattore di grande rilevanza; percentuale che sale addirittura al 79,8% nei giovani tra i 18 e i 24 anni. E il 74% sarebbe addirittura disposto a pagare di più per un servizio di connessione in banda larga sostenibile. Ben il 13% accetterebbe perfino una differenza di costo superiore al 20%. I dati emergono da “Cisco Broadband Survey”, una ricerca condotta in 12 paesi EMEA per mettere a fuoco le nuove esigenze legate alla rete in funzione delle diverse aspettative degli utenti.
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Connessioni più sicure
Alla richiesta di velocità e affidabilità si affianca una crescente consapevolezza dell’impatto ambientale del digitale. E si afferma sempre più marcata l’esigenza di sentirsi più sicuri sia per quanto riguarda l’infrastruttura cloud che l’Internet of Things, le smart car e gli elettrodomestici. Dai dati che emergono dalla ricerca di Cisco, l’82% degli italiani considera la banda larga come un’infrastruttura critica per il Paese. Nell’era dello smartworking e del lavoro ibrido, l’uso della rete domestica per motivi professionali e non solo personali, ha generato nuovi rischi. Nonostante gran parte degli utenti usi una connessione casalinga per accedere ai servizi bancari o per entrare nei propri sistemi lavorativi, ancora oggi metà degli italiani (50%) e metà degli europei (51%) usa solo una password per proteggere la rete di casa e tutto quello che a questa è connesso. E solo il 19% degli italiani, (ancora meno della media europea che è il 24%) ha attivato il firewall sul proprio router.
Mentre in Europa la richiesta di maggiore sicurezza supera di un punto la richiesta di maggiore velocità (37% vs 36%), in Italia il desiderio di una rete più veloce è condiviso dal 38% degli intervistati, e l’esigenza di una rete più sicura si ferma al 35%.
Una vita sempre più digitale
Secondo lo studio di Cisco, i consumatori stanno andando verso una vita digitale sempre più ricca e “smart”. Il 52% degli italiani ha già connesso alla rete i sistemi di home entertainment, in linea con il resto dei consumatori europei; seguono i device legati a salute e benessere (39%, più della media europea che è del 33%), l’illuminazione domestica (24,3%), i sistemi di riscaldamento o condizionamento (23,5%), gli elettrodomestici (22%), gli strumenti per regolare i consumi energetici (21%), l’auto privata (19%) e, al 10%, l’acqua. Guardando ai prossimi cinque anni, secondo le stime effettuate da Cisco, si prevede di arrivare al 57,8% degli elettrodomestici, al 61,5% degli strumenti di gestione dell’energia, al 59,8% dell’illuminazione e quasi al 40% dell’utenza idrica. Questo significa che la rete dovrà rispondere a esigenze sempre più elevate facendo i conti anche con l’aumento del costo della vita. A tale proposito, il 66% degli italiani ha dichiarato che l’aumento del costo della vita ha inciso, in generale, sulla propria spesa per servizi digitali. Nel dettaglio, il 20% degli interpellati ha rimarcato di essere passato recentemente a un’offerta broadband più economica e il 12% ha cancellato servizi in streaming che prima utilizzava. In Europa il peso della crisi dei prezzi si sente ugualmente, ma in modo un po’ diverso: più che passare a offerte meno costose (18%) si è scelto di tagliare sui servizi streaming (15%).