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Al centro della giornata realizzata da Federchimica Assobiotec con il supporto di StartupItalia le prime tappe del Biotech Journey, dalle idee innovative alle soluzioni biotecnologiche per la salute e la sostenibilità
Dalla formazione alla ricerca, dal trasferimento tecnologico alla creazione di startup, passando poi per produzione e sviluppo, accesso, fino alla necessità di regole semplici e stabili. Potrebbe essere immaginato come un viaggio a tappe quello che porta allo sviluppo di soluzioni biotecnologiche per la nostra salute e per un pianeta più sostenibile. Un viaggio che è sempre più sotto i riflettori, visto che a livello globale si prevede che il mercato biotech triplicherà il suo valore entro il 2028, passando dai 485 miliardi di euro del 2020 a 1447 miliardi, e che in Europa raggiungerà un valore di 418 miliardi di euro sempre entro lo stesso anno. Non solo, nel prossimo quinquennio sono previsti investimenti in R&S a livello mondiale nel settore delle Life Sciences pari a 1.600 miliardi di dollari, cifre importanti che potrebbero aprire grandi opportunità anche per il nostro Paese. È per questo che le prime quattro tappe di questo Biotech Journey, dalla generazione di idee innovative alla capacità di trasformarle in startup, saranno al centro di un grande evento il prossimo 11 ottobre, “Meet The Future: le nuove frontiere del biotech”, nell’ambito del progetto “Biotech, il futuro migliore”, promosso da Assobiotec, l’Associazione nazionale di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie, con il supporto di StartupItalia. Una giornata evento che si svolgerà a Roma, all’Auditorium della Conciliazione, per discutere dell’importanza della formazione e della ricerca in questo ambito, ma anche della capacità delle biotecnologie di costituire un asset strategico su cui puntare per il rilancio e, in generale, il futuro del Paese. Un ruolo riconosciuto dallo stesso Ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Adolfo Urso, che sta guidando i lavori per la realizzazione di un Piano Nazionale per le biotecnologie. «Con questa iniziativa, che chiude di fatto la settimana delle biotecnologie, vogliamo tornare a riflettere su alcune delle azioni necessarie per creare un ecosistema in cui l’innovazione biotech possa crescere e svilupparsi e lo faremo insieme a tutti gli attori del sistema e davanti a una platea di giovani», spiega Fabrizio Greco, Presidente di Federchimica Assobiotec.
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«Oggi nel nostro Paese ci sono finalmente diversi elementi che possono aiutare la crescita del comparto: il PNRR che chiede di rivedere e riformare le regole di funzionamento dell’intero ecosistema di riferimento; nuovi capitali pubblici e privati che credono di più nelle nostre realtà; ma, soprattutto, il lancio di un Piano Nazionale per le biotecnologie, che il Ministro Urso ha annunciato lo scorso mese di maggio in occasione della nostra Assemblea. Si tratta di tasselli importantissimi che è adesso necessario rendere operativi per recuperare i ritardi nei confronti degli altri Paesi sviluppati e per competere a livello globale. È questo il momento di pianificare e agire in un’ottica di sistema considerando le diverse ‘stazioni’ del Biotech Journey come elementi fortemente interconnessi, che devono convivere e reciprocamente alimentarsi in modo positivo e dinamico perché sono parte di un unico ecosistema».
Una giornata evento
Sarà una giornata intensa quella di mercoledì 11 ottobre, a partire dalle 9.30 con l’apertura del Biotech Village nel foyer dell’Auditorium fino alle 16, che diventerà per l’occasione uno spazio fortemente interattivo, grazie alle aziende presenti che si renderanno disponibili per un confronto con i giovani. Le attività previste nel foyer saranno sospese poco prima delle 11.30, quando inizierà la sessione plenaria, che prevede diversi talk moderati da Giampaolo Colletti, Direttore editoriale di StartupItalia. Tre, in particolare, saranno i panel che seguiranno le prime tappe del Biotech Journey. Dopo l’apertura dei lavori da parte di Fabrizio Greco, Presidente di Federchimica Assobiotec, il primo panel sarà dedicato alla formazione e quindi a come prepararsi al meglio al futuro che ci attende. A seguire un focus su ricerca, venture capital ed ecosistema dell’innovazione. Il terzo panel, invece, si focalizzerà su comunicazione e biotecnologie e, in generale, su come comunicare in maniera rigorosa e allo stesso tempo accessibile a tutti l’impatto della scienza, anche a fronte della dilagante disinformazione scientifica. A tirare le conclusioni sarà il titolare del MIMIT, Adolfo Urso, anche alla luce del recente annuncio del Piano industriale per rendere l’Italia un centro di eccellenza nelle biotecnologie. Conclusa questa sessione, il Biotech Village riprenderà le sue attività a partire dalle 14.30 fino alle 16.00. Tutta la giornata sarà aperta al pubblico, che potrà registrarsi a questo link su Eventbrite, mentre a partire dalle 11.30 fino alle 13.30 l’evento potrà essere seguito anche in diretta streaming sia sul sito di Assobiotec che sui canali social di Assobiotec (Facebook e LinkedIn) e di StartupItalia (Facebook, LinkedIn e Youtube).
Prima tappa: la formazione
A dare l’ispirazione iniziale con una case history che incarna la connessione virtuosa tra scuola e mondo dell’innovazione c’è una classe di giovani vincitori di uno dei premi della Changemaker Competition, l’evento finale di B Corp School, il primo progetto di alternanza scuola lavoro (PCTO) in Italia e nel mondo ideato da InVento Lab con la mentorship di aziende B Corp e Benefit. I ragazzi della 4C BIO Is Fermi di Mantova si sono infatti distinti grazie alla realizzazione di un biomattone prodotto con batterio fotosintetico e componenti 100% naturali, aggiudicandosi il Premio B SDGs per l’idea di startup che ha maggiormente condiviso valori e obiettivi degli SDGs. Una testimonianza esemplare direttamente dal mondo della scuola sul valore e l’impegno di fare impresa, anche grazie alle biotecnologie, con l’obiettivo di contribuire alle soluzioni nei confronti della crisi climatica. Con i ragazzi sarà presente anche Cristian Soncini, il docente di chimica analitica che li ha seguiti durante tutto il percorso di progettazione per raccontare con loro obiettivi e approccio. Ma progetti come questo possono superare anche le mura scolastiche e trasformarsi in vere e proprie startup: è la storia di Redivivus, nata proprio da questa competizione. Approfondiremo questa evoluzione direttamente con i giovani founder. A introdurre queste esperienze sarà Giulia Detomati, CEO di InVento Lab, condividendone filosofia e principi. Ma cosa significa oggi essere biotecnologi nel nostro Paese? Quali sono le opportunità, gli ostacoli e le sfide che devono affrontare i laureati in biotecnologie? E perché iscriversi a un corso di laurea in biotecnologie? Proveremo a rispondere a queste e altre domande con Giorgia Iegiani, Presidente Biotecnologi Italiani, e Michele Morgante, Presidente Conferenza Nazionale Permanente dei Corsi di Studio in Biotecnologie, in modo da offrire al pubblico una bussola, una panoramica il più possibile completa sia dei percorsi accademici in questo ambito che della professione del biotecnologo. E qual è l’impegno delle istituzioni riguardo alla formazione STEM? Lo ascolteremo direttamente da alcuni rappresentanti istituzionali, che si confronteranno con gli altri panelist del talk.
Ricerca, vc e innovazione
Dalla formazione al mondo del lavoro: startup, PMI, Corporate, VC, acceleratori sono parti di uno stesso complesso ecosistema che alimenta l’innovazione biotech. Il secondo panel è dedicato a brillanti progetti imprenditoriali e al tech transfer, processo indispensabile per trasformare la forza accademica in lavoro produttivo e le idee in sviluppo e progresso. In particolare, conosceremo le storie di successo di due imprese biotech, Arterra Bioscience e Altheia Science, che operano in ambiti diversi, dalla sostenibilità alla salute. Qual è stato il loro percorso e quali sono le loro prospettive? Quali sono le opportunità e gli ostacoli che hanno affrontato? Insieme a Gabriella Colucci – fondatrice, Presidente e CEO di Arterra BioScience – e ad Alessandra Biffi – co-founder di Altheia Science, Prof. Ordinario di Pediatria, Direttore Oncoematologia Pediatrica Azienda Ospedale Università di Padova e delegata del Rettore per startup, fondi di investimento e IP in ambito area life sciences – proveremo a rispondere a queste e altre domande non solo per offrire dei modelli a cui ispirarsi o attingere nella volontà di fare impresa, ma anche e soprattutto per aprire una riflessione su cosa è necessario per rendere più efficiente l’intero ecosistema dell’innovazione.
Una riflessione che parte dalle aziende del settore per coinvolgere due interlocutori fondamentali: VC e istituzioni. Qual è, infatti, la strada da percorrere per permettere alle startup innovative che operano nel settore biotech di crescere e consolidarsi? Quali sono i principali ostacoli che oggi impediscono a tante promettenti realtà nazionali di svilupparsi? Ascoltare il punto di vista di Mario Scuderi – Senior Partner e Responsabile del fondo Evoluzione di CDP Venture Capital Sgr – ci consentirà di approfondire questi e altri nodi, aiutandoci anche a tratteggiare lo stato dell’arte del VC nel nostro Paese. Un altro rappresentante istituzionale, vicino ai temi dell’innovazione, contribuirà ad arricchire il dibattito. In questo panel daremo quindi spazio alle tappe successive del Biotech Journey: ricerca, VC e startup.
Partecipa a MEET THE FUTURE: le nuove frontiere del biotech
Comunicare l’impatto della scienza
Come vengono raccontate oggi la scienza e, in particolare, le biotecnologie? Cosa affascina, cosa confonde, cosa orienta le opinioni attorno ad innovazione e ricerca? Qual è il riscontro dei giovani rispetto alle iniziative di comunicazione scientifica sui canali social? Il terzo panel si focalizzerà su questi temi coinvolgendo un gruppo di divulgatori scientifici per costruire un approccio consapevole e discutere delle opportunità e criticità della comunicazione della scienza allo stato attuale. Protagonisti saranno Stefano Bertacchi, biotecnologo industriale e ricercatore presso l’Università Milano Bicocca e National Biodiversity Future Center. Con lui ci saranno Gianluca Pistore, divulgatore scientifico e scrittore molto seguito sui social, fondatore e presidente dell’Associazione MelanomaDay, e Gaia Contu, anche lei divulgatrice scientifica con un grande seguito sulle piattaforme social, occupandosi soprattutto di filosofia della scienza.
Il Biotech Village
Come anticipato, nel foyer dell’Auditorium saranno allestiti degli appositi spazi per interagire direttamente con i rappresentati delle tante aziende presenti – attive nell’ambito della salute, dell’agricoltura, dell’ambiente, della bioeconomia – per approfondire cosa significa lavorare oggi in un’impresa biotech, quali prospettive di crescita ci sono, come sviluppare progetti e idee innovative creando nuove imprese. Nell’area, infatti, ci saranno spazi per l’orientamento all’università, al mondo del lavoro e all’imprenditorialità, con la possibilità di incontrare i responsabili delle risorse umane (e non solo) degli associati Assobiotec, ovvero startup e grandi realtà nazionali e internazionali attive nei diversi ambiti di applicazione delle biotecnologie, oltre a scambiare opinioni con alcuni dei principali player dell’ecosistema italiano dell’innovazione. Un’occasione importante soprattutto per i più giovani, che potranno confrontarsi con i protagonisti del settore sui progetti formativi a loro dedicati, e avranno l’opportunità di ricevere tutte le informazioni utili per compiere una scelta universitaria consapevole e conoscere i tanti percorsi lavorativi che possono essere intrapresi in questo ambito, che si caratterizza per una grande eterogeneità. Le aziende si renderanno disponibili ad avviare un confronto one to one, aperto a sciogliere ogni eventuale dubbio e a offrire informazioni chiare, accurate e complete. Non solo, gli studenti interessati potranno anche lasciare i loro CV, che saranno a disposizione delle 130 aziende associate Assobiotec. Accanto a questi spazi, sono previste anche delle aree esperienziali grazie alla partecipazione di realtà come Fondazione Golinelli, che per l’occasione consentirà agli interessati di sperimentare la propria piattaforma educativa in realtà virtuale, offrendo un’esperienza di laboratorio immersiva e inclusiva. A questo punto non ci resta che attendere l’11 ottobre. Noi vi aspettiamo dalle 9.30. Non mancate!