In autunno Londra ospiterà un summit sul tema. Intanto, a Firenze, oggi è tempo di SIOS con gli stati generali dell’intelligenza artificiale
Pochi giorni dopo il discorso sullo Stato dell’Unione da parte della presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, nel quale si è parlato dei rischi dell’AI, anche la Gran Bretagna torna a discutere sulla questione. E lo fa pubblicando sette linee guida, princìpi, che orienteranno la legislazione e soprattutto i limiti all’azione delle Big Tech. A stilare questi contenuti è stata la Competition and Markets Authority (CMA). La notizia arriva a meno di due mesi da un summit che il governo UK ha annunciato alla fine della primavera e di cui abbiamo scritto su StartupItalia: il primo ministro Rishi Sunak si è speso in prima persona per riunire attorno al tavolo alcuni dei più importanti rappresentanti dell’ecosistema e permettere al Paese, ancora alla prese con le difficoltà post Brexit, di giocare un ruolo centrale nella partita dell’AI.
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Prima di passare in rassegna i sette princìpi UK sul mercato dell’AI vi ricordiamo che oggi, 19 settembre, è in programma SIOS23 Florence, appuntamento che potrete seguire in live streaming sui social e sul sito di StartupItalia. Li abbiamo definiti stati generali sull’intelligenza artificiale proprio perché l’argomento è più che mai centrale nel dibattito tech.
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Ecco dunque i sette princìpi stilati dalla CMA britannica in merito all’AI:
- Responsabilità: gli sviluppatori e chi distribuisce la tecnologia sono responsabili dei risultati forniti ai consumatori.
- Accesso: non ci devono essere restrizioni nell’utilizzo di questi strumenti.
- Diversità: i modelli di business devono tenere conto della diversità e contrastare i bias su cui spesso gli algoritmi sono basati.
- Scelta: le aziende devono poter scegliere quali modelli di AI utilizzare.
- Flessibilità: le aziende devono poter cambiare modelli di AI a seconda delle esigenze.
- Correttezza: assenza di comportamenti anticoncorrenziali.
- Trasparenza: i consumatori e le aziende vengono informati sui rischi e sui limiti dei contenuti generati dall’AI.