Venti esperti tra ricercatori, artisti, esperti nella comunicazione, docenti, antropologi, biologi e scienziati nel capoluogo veneto discuteranno nuove soluzioni per salvare gli oceani
L’UNESCO all’inizio di settembre aveva lanciato la proposta di introdurre l’educazione all’Oceano come materia di studio all’interno dei programmi scolastici di tutto il mondo. Oggi quell’idea inizia a prendere forma a Venezia, dove è nato il primo think tank internazionale dedicato all’Ocean Literacy promosso dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO. Sviluppare una roadmap è la mission che, a livello internazionale, per i prossimi quattro anni coinvolgerà una ventina di persone tra ricercatori, artisti, esperti nella comunicazione, docenti, antropologi, biologi e scienziati che sono chiamati a individuare le aree d’intervento prioritarie e le metodologie per monitorarne l’avanzamento.
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Il primo think tank
Guidato da Francesca Santoro, Senior Programme Officer IOC/UNESCO e responsabile a livello mondiale del programma di Ocean Literacy, il think tank sarà uno strumento del programma che mira ad aumentare la consapevolezza sul ruolo dell’oceano e su ciò che si può fare, anche individualmente, per proteggerlo. A prenderne parte è il gruppo di esperti selezionati da IOC/UNESCO provenienti da tutto il mondo e con background differenti: 20 tra ricercatori, artisti, esperti nella comunicazione, docenti, antropologi, biologi e scienziati. Scopo del think tank sarà contribuire alla cooperazione internazionale e promuovere l’Educazione all’Oceano in ogni parte del mondo condividendo conoscenze, tecniche e progetti da diversi settori.
Il primo incontro, che darà ufficialmente avvio ai lavori, si svolgerà il 4 e 5 ottobre a Venezia a Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. La due giorni punta a individuare nuove sinergie con le istituzioni e il settore privato, con comunicativi efficaci, e a intercettare occasioni di integrazione dell’Ocean Literacy nei programmi scolastici, con l’intento di portare l’oceano sui banchi di scuola di tutto il mondo entro il 2025. Tra gli esperti chiamati al lavoro ci sono: Afiq Durrani (ricercatore e docente, Faculty of Science and Marine Environment presso Universiti Malaysia Terengganu); Anne De Carbuccia (artista e filmmaker); Arturo Rey da Silva (archeologo marittimo, membro di ICOMOS International); Aslak Sverdrup (CEO del Bergen Aquarium); Carolyn Scheurle (coordinatrice Institut de la Mer de Villefranche); Daniel Bowie Mac-Donald (Chartered Financial Analyst); Daniel Kasnick (Primary Years Programme Coordinator presso Newton College Peru); Daniela Hill Piedra (biologa, founder di SeaLifeDiving, Country Coordinator di RELATO); Daniele Moretti (editor-in-chief di Sky Tg24); Diana Payne (Education Coordinator con Connecticut Sea Grant presso University of Connecticut); Emma McKinley (Research Fellow press Cardiff University); Faiza Yousef Al-Yamani (Principal Research Scientist presso Kuwait Institute for Scientific Research); Jacqueline Uku (seagrass scientist e conservation leader presso Kenya Marine and Fisheries Research Institute a Mombasa); Jan Seys (former chair presso European Marine Board Communications Panel – 2010-2017); Molly Powers-Tora (Pacific Strategy & Engagement Advisor, Climate & Ocean presso NIWA); Pilar Muñoz (biologa marina, Universidad de Valparaíso); Raquel Costa (geologa marina); Ronaldo Christofoletti (Professore presso Federal University di São Paulo); Shweta Khare Naik (Executive Director presso Jane Goodall Institut); Victoria Alis (Sustainability & Environmental Consultant).
Perché Venezia
Il capoluogo veneto è diventato un punto di riferimento per l’educazione all’Oceano e vedrà la creazione da parte di IOC/UNESCO – grazie ai finanziamenti sostenuti dal Gruppo Prada – del Decade Coordination Office on Connecting People and the Ocean. In particolare, il dipartimento si occuperà della relazione tra esseri umani e ambiente marino e avrà anche il compito di incoraggiare e supportare l’implementazione di un programma di studi all’Ocean Literacy da parte di tutti gli stati membri dell’UNESCO, nonché di organizzare nella città lagunare la prima Conferenza Mondiale sull’Educazione all’Oceano nel 2024. Il gruppo di esperti supporterà le attività di ricerca sull’Ocean Literacy per sviluppare strumenti e metodologie di valutazione per aumentare l’impatto delle iniziative dedicate in tutto il mondo.