L’imprenditore sudafricano torna sul tema free speech e censura
«Vi siete mai chiesti perché la Wikimedia Foundation vuole così tanti soldi? Di certo non sono necessari per far funzionare Wikipedia. Quindi, a cosa servono i soldi? Le menti curiose vogliono saperlo». L’ultimo bersaglio social di Elon Musk è la fondazione Wikimedia, l’organizzazione non profit dietro a Wikipedia, l’enciclopedia più famosa sul web. Il proprietario di X ha aggiunto che secondo lui «Wikipedia è intrinsecamente gerarchica e quindi soggetta ai pregiudizi dei redattori». Fin da quando è iniziata la sua operazione per acquisire Twitter (era l’aprile 2022) Musk si è esposto sulla necessità di costruire uno spazio per il diritto al free speech, attirandosi non poche critiche.
Musk ha poi fatto il confronto tra Wikipedia e Community Notes, una funzionalità con cui diversi utenti possono dare il proprio punto di vista rispetto a un contenuto pubblicato su X e, nel momento in cui uno di questi raggiunge un sufficiente interesse sul social, a quel punto viene spinto dall’algoritmo. Secondo il Ceo di Tesla tale modalità sarebbe necessaria per difendere il free speech e contrastare ogni forma di censura. Musk ha anche postato lo screenshot di un messaggio del cofounder di Wikipedia, Jimmy Wales, nel quale sostiene che la piattaforma non sia in vendita, aggiungendo un commento non proprio diplomatico. «Donerò un miliardo di dollari se cambieranno il loro nome in Dickipedia».